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Riproponiamo questo articolo del 2012 per la sua attualità
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di Gian Carlo Zanon
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Ieri mattina, quando ho letto la notizia della nomina del Prefetto Gianni De Gennaro a sottosegretario di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, mi sono venute alla mente le immagini di un vecchio film di fantascienza diretto da John Boorman nel 1974: Zardoz.
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De Gennaro, che assumerà l’incarico di autorità delegata all’intelligence, come previsto dalla attuale legge che disciplina i servizi di informazione e sicurezza nel nostro paese, è stato acclamato in maniera bipartisan da tutti gli esponenti politici che sostengono il governo Monti.
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Il D’Alema, come di solito glaciale e insapore come un ghiacciolo, ha così commentato acriticamente la promozione dell’ex solerte dirigente di polizia – che casualmente si trovava un certo giorno a una certa ora vicino a quel covo di terroristi asserragliati nella scuola Diaz – : «Ho preso atto della positiva decisione del presidente del Consiglio di nominare il prefetto Gianni De Gennaro Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica (…) le scelte compiute consentano la prosecuzione di quella collaborazione che ha caratterizzato in questa legislatura i rapporti tra Parlamento e governo nella delicata materia della sicurezza nazionale e dell’intelligence». Rutelli è un po’ più espansivo: «Voglio esprimere l’apprezzamento per la decisione del Governo di nominare il prefetto De Gennaro Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica». Anche Fini ha personalmente espresso viva soddisfazione al prefetto Gianni De Gennaro per la sua nomina rivolgendogli un sincero augurio di buon lavoro. Frattini poi è addirittura estasiato: «La decisione del presidente Monti di nominare il prefetto Gianni De Gennaro a sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri è una scelta prestigiosa che onora prima di tutto il paese (…) un incarico molto importante affidato ad una persona di comprovata esperienza che, per tutti questi anni, ha saputo mostrare ineguagliabile professionalità ed ammirevole lealtà verso le istituzioni».
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Ricordiamo che il nome di De Gennaro è legato alla vicenda del G8 di Genova. Nell’aprile 2008 è stato rinviato a giudizio per istigazione alla falsa testimonianza nelle indagini inerenti ai fatti del G8 e in particolare le violenze nella scuola Diaz. Nel 2009 l’ex capo della Polizia fu assolto.
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Naturalmente vi sono state le reazioni della sinistra, quella vera, quella che scrive sul web. Federazione della sinistra-Rifondazione ha scritto su Face Book: «Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà alle vittime delle torture di Bolzaneto e della scuola Diaz. La nomina di Gianni De Gennaro a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio riapre ancora di più quelle terribili ferite e ci ricorda che non solo su Genova non c’è stata giustizia ma che i principali responsabili hanno fatto tutti carriera. E’ un motivo in più per venire a Roma domani a manifestare contro il governo Monti». Ancor più chiaro è stato Paolo Ferrero segretario nazionale di Rifondazione comunista. «Il governo Monti si conferma governo dei poteri forti, nominando sottosegretario l’uomo della repressione impunita della mattanza dei giorni del G8 di Genova».
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Risibile la risposta dell’Idv – che si conferma facente parte della Casta – il quale cavalcando la tigre delle diseguaglianze si augura, per voce di Antonio Borghesi, che: «Gianni De Gennaro percepisca solo lo stipendio da sottosegretario di Stato e non ci siano forme surrettizie che gli consentano di mantenere una remunerazione stratosferica». Che dire, quando non ce n’è non ce né.
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Molti di voi ora si chiederanno perché una notizia del genere mi ha fatto venire in mente il film di Boorman. Vi racconto brevemente la trama del film:
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Nell’anno 2293 gli Immortali, la Casta che raggruppa l’élite dei ricchi, dei potenti e dei più intelligenti dell’epoca storica precedente, grazie ad un progresso scientifico straordinario e scoperte tecnologiche rivoluzionarie, vivono eternamente in una comunità, Vortex. Questa comunità di eletti che ha sconfitto la morte vive separata dal resto del mondo da uno schermo magnetico trasparente. Vortex è una dimensione alternativa dell’esistenza, ascetica, filosofica, distaccata definitivamente dalla vita Mortale. Gli Immortali sono però moralmente afflitti e psicologicamente annoiati, resi abulici dal loro status che non ha più le caratteristiche di umanità.
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Anche i disequilibri psichici, che inevitabilmente si generano all’interno della comunità degli Immortali , vengono regolati e controllati: ci sono gli immortali Semplici, anaffettivi e asessuati che tengono le redini del sistema; gli Apatici, annoiati, depressi al limite dall’atarassia; poi ci sono i Rinnegati che non conformandosi al Vortex e contestando il sistema asfissiante, sono stati condannati a vivere sì in eterno, ma come decrepite persone anziane.
A nutrire col proprio lavoro, questa sorta di Olimpo c’è la gente normale che, esclusa dal Vortex, è rimasta mortale. Questi sono i Bruti, producono il grano e il cibo necessario alle persone del Vortex, che viene raccolto da una grande testa volante del dio Zardoz per essere poi trasportata all’interno dello schermo/fortezza . I Bruti sono considerati dagli Immortali alla stregua di insetti infestanti e, a causa di una percezione distorta e delirante, la loro riproduzione è considerata inutile, sorpassata, obsoleta e dannosa.
Questi esseri umani della casta più bassa viene schiavizzato, torturato e ucciso dagli Sterminatori, una casta di kapò armati, indottrinati ed organizzati dagli Immortali per mezzo della religione incarnata dal dio Zardos.
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Come in ogni narrazione epica che si rispetti questo ‘perfetto equilibrio’ viene interrotto da un eroe: Zed, uno dei Sterminatori , che animato dalla propria curiosità, intelligenza, disprezzo del pericolo e desiderio d’avventura, approfittando dell’unico strumento di comunicazione tra i due mondi, l’idolo volante di Zardoz, capace di attraversare le barriere del Vortex, riesce ad introdursi all’interno dello schermo magnetico.
Zed, che si era salvato dal delirio religioso per aver letto Il mago di Oz dove viene svelato il mistero della statua parlate, entra nella società degli Immortali, i quali attraverso di lui recupereranno il sapore della mortalità, la gioia di vivere e, perché no, anche il desiderio.
Ma, caduto lo schermo magico che impediva l’accesso al Vortex, gli Sterminatori entreranno e uccideranno i loro dei/padroni che nel frattempo hanno perso l’immortalità. Inutile dire che l’Eroe e l’Eroina si salveranno e vivranno una vita felice e mortale.
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Ed ecco perché ieri mattina, dopo aver letto della promozione di Gianni Di Gennaro ho pensato a Zardoz. Questa sua promozione è l’ennesimo mattone posto dalla Casta dei politici/Immortali per aumentare la resistenza dell’involucro magnetico che li separa, e li separerà sempre più, dal consorzio civile.
All’interno gli dei olimpici: politici, uomini dell’alta finanza, grandi imprenditori, vescovi e papa, e qualche loro servo devoto, tipo padre George per intenderci. Fuori gli Sterminatori, vale a dire uno stato di polizia onnipresente – coadiuvata da preti che hanno il compito di demolire anche le residue resistenze psichiche – che controlla ogni singolo movimento pubblico e privato dei Bruti che sono lasciati in vita solo per il sostentamento economico degli Immortali.
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gli Immortali
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Ho pensato anche al libro della scrittrice francese Viviane Forrester, L’orrore economico – Lavoro, economia, disoccupazione: la grande truffa del nostro tempo, uscito nel 1997, nel quale scriveva : «Una quantità sempre crescente di essere umani non è già più necessaria al piccolo numero che, plasmando l’economia, detiene il potere. Una folla di esseri umani si ritrova così, secondo la logica imperante, senza una ragionevole ragione di vita in questo mondo dove sono comunque nati. Per ottenere la facoltà di vivere, per averne i mezzi, dovrebbero poter rispondere ai bisogni delle reti che governano il pianeta, a quella dei mercati. Il fatto è che i mercati non hanno più bisogno di loro. O di pochissimi e di sempre meno di loro. La loro vita non è più “legittima” ma solo tollerata. Fastidiosa…» come quella di insetti infestanti direbbe Boorman … ma questo non è un film…
14 Maggio 2012
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nunzio scotto di covella
19 Maggio 2013 @ 15:42
La parte sensibile e cioè il bruto, l’insetto da schiacciare come uno scarafaggio (… a volte li ho sognati gli scarafaggi, ma poi ho intuito che se alcuni individui riuscivano ad essere scarafaggi e non riuscivano ad essere esseri umani c’era la mia complicità…. e quindi se sogno scarafaggi che… poi sono svaniti…come nebbia al sole che non abbaglia! …sentivo che io dovevo fare qualcosa: … in quel momento ed in quella circostanza pensai di restare calmo e vedere che cosa succedeva; in un altro momento ho pensato di cambiare aria… così aria pulita che impedisce la moltiplicazione degli scarafaggi…. così!) ero io!?