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di Jeanne Pucelli
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Che bello avere l’influenza: te ne stai a letto, al caldo, chiedi all’amico del piano di sotto – che ogni tanto ci prova – di portarti i giornali e, visto che scende, anche cappuccino e cornetto, poi lo mandi via, prima che ci riprovi un’altra volta, adducendo allucinanti emicranie, e ti metti a leggere.
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Leggo: Cutolo, scusate Don Raffaele Cutolo, o se preferite ‘O professore’ come era chiamato dagli affezionati affiliati, dice che se lui raccontasse i segreti che sa, succederebbe un finimondo tra i parlamentari, perché «molti di quelli che in parlamento ci stanno adesso ce li hanno messi quelli che allora venivano a pregarmi». E se lo dice ‘O professore’ che è “uomo d’onore” bisogna credergli.
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Poi giri pagina e ti trovi davanti la foto di Don Inzoli in buona compagnia di politici e vari rappresentanti del bestiario milanese, e leggi uno strillo «Don Inzoli, il Vaticano respinge la rogatoria della procura di Cremona» e mi viene in mente che … ma aspetta un attimo che prendo il mio tablet … ecco si, ci siamo un articolo dell’estate scorsa «In considerazione della gravità dei comportamenti e del conseguente scandalo, provocato da abusi su minori, don Inzoli è invitato a una vita di preghiera e di umile riservatezza, come segni di conversione e di penitenza. Gli è inoltre prescritto di sottostare ad alcune restrizioni, la cui inosservanza comporterà la dimissione dallo stato clericale. Firmato: Papa Francesco». Leggo anche che «Il pontefice è stato durissimo» e mi chiedo “durissimo????? Ma è come dire al pazzo sterminatore di Oslo “visto che sei stato cattivo, d’ora in poi ne puoi ammazzare solo uno ogni due anni”.
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Ma Don Mauro Inzoli, per gli affigliati don Mercedes, – anche lui come Cutolo ha diritto ad un titolo nobiliare – non è un pretazzo qualunque. Ad esempio è stato il confessore del politicamente inossidabile ex Presidente della Regione Lombardia Formigoni che tra l’altro è un rappresentante di Comunione e liberazione a cui è affigliato anche il presunto prete pedofilo… a volte le coincidenze !!! Come dicevano i giornali di allora, fu proprio la Congregazione per la dottrina della fede a mettere nero su bianco quel che era stato sempre mormorato ma di cui non si aveva riscontro: “don Mercedes” ha abusato di minori. Ergo, secondo l’ex sant’Uffizio (leggasi Inquisizione) don Inzoli è un criminale pedofilo.
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Ma se è un criminale pedofilo che ci sta a fare insieme a gente per bene come quelli della foto? Ma se è un criminale pedofilo perché, come scrivono i giornali in questi giorni, il Vaticano ha deciso «di non trasmettere alla Procura di Cremona gli atti inerenti i casi di abusi su minori che hanno visto protagonista don Mauro Inzoli e accertati dalle stesse autorità ecclesiastiche»???.
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Sconcertata rigiro pagina … e mi cade lo sguardo su una frase dell’articolo in cui si parta di O’ Professore: «Cutolo è una bomba pronta a esplodere. Dal caso Cirillo fino al sequestro Moro. Sullo sfondo i contatti con la Dc. I ricordi occulti che fanno tremare la politica. L’ex boss di Ottaviano ha ribadito che se lui raccontasse i segreti che sa «ballerebbero le scrivanie di mezzo parlamento».
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È stato allora che ho avuto un’illuminazione mistica, e mi sono detta: se due più due fa quattro … se Don Mercedes raccontasse i segreti che sa, e magari facesse i nome dei clerici che lo hanno iniziato alla pedofilia e che ora siedono negli scranni dei gerarchi … ballerebbero i sacri pulpiti di mezza Italia e magari anche i confessionali di mezzo mondo.
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E non è la febbre che mi fa fare questi cattivi pensieri, basta leggere le Linee Guida per i casi di abuso sessuale nei confronti di un minore da parte dei clerici varate nel maggio 2012, per star tranquilli sulla “severità” e sulla “durezza” della Chiesa verso i criminali pedofili … che però per i clerici, loro affiliati in Cristo, sono solo dei poveri peccatori per i quali, come raccomandò vescovo di Crema, Oscar Cantoni, si deve aver “misericordia” sennò … vedi la pagina precedente in cui si parla di “scrivanie danzanti”.
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© J. Pucelli – 4 marzo 2015
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