Lettera
Sto spedendo questa lettera al mondo intero. Pubblicatela e diffondetela
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Un moto di rabbia e di schifo sgombera la mente da ogni altro pensiero: una bambina e la sua mamma sono state vigliaccamente rapite e consegnate al tiranno kazako. Salabayeva e Alua, moglie e figlia dell’oppositore kazako Mukhtar Ablyazov, adesso sono nelle sporche mani del dittatore Nursultan Nazarbayev grande amico, (come scrive il Fatto N.d.R.) di Silvio Berlusconi e Putin.
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Espulse dal paese che le ospitava con la falsa accusa, smentita dal tribunale di Roma, di avere dei passaporti falsi, sono state prelevate con l’inganno e di nascosto rimandate nel loro paese da dove erano fuggite.
Se è la verità significa che questa è l’atroce fotografia di chi ci governa: una accozzaglia di fascisti vigliacchi, corrotti e violenti capaci di violare la libertà di una bambina e di una donna indifese.
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Nursultan Nazarbayev e Silvio Berlusconi
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Io chiedo soprattutto alle donne che compongono il Governo, al ministro degli Esteri Bonino, al Presidente del Senato e della Camera dei Deputati, di fare tutto ciò che è umanamente possibile per far tornare la bambina e la donna in Italia, e di rendere pubblico il nome di chi ha ordinato questa infamia a cui va tutto il mio disprezzo.
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Penso che esistano delle priorità che non si possono annullare. Penso che tutto ciò che sta succedendo nella politica non sia nulla di fronte a questo atto inumano. Penso che se chiudiamo gli occhi di fronte a questo atto di disumanità, se questo atroce delitto verrà consumato fino in fondo, non ci saranno poi più barricate per difendere ciò che resta della democrazia.
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Se nulla sarà fatto, se neppure i nomi di questo orrendo delitto contro l’umanità verranno alla luce, allora vorrà dire che anche quel poco di speranza ancora attaccata ai cancelli che dividono l’umano dal disumano sarà perduta … e allora rimarranno solo le parole di Primo Levi a maledirvi: «Meditate che questo è stato:/vi comando queste parole./Scolpitele nel vostro cuore,/stando in casa andando per via,/coricandovi alzandovi;/ripetetele ai vostri figli.//O vi si sfaccia la casa,/la malattia vi impedisca/i vostri nati torcano il viso da voi.»
Sara Likeri – 7 luglio 2013
Diffondete questa lettera, è importante
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Rosa Rivelli
13 Luglio 2013 @ 06:33
Ciao Gian Carlo ecco finalmente una più che giusta reazione..
“La revoca dell’espulsione della signora Shalabayeva è un atto di tardiva onestà politica del presidente Letta. Tardiva e soprattutto inutile perché non impedisce che la donna e sua figlia restino di fatto ostaggi del presidente kazako.” Lo afferma il deputato di Sel Claudio Fava, componente del Copasir.
La responsabilità politica di questa operazione di polizia – che ha assunto nelle modalità, nei tempi e nella spregiudicatezza, continua Fava, tutte le caratteristiche di una “extraordinary rendition” – ricade adesso sul ministro dell’Interno.
Se Alfano sapeva, continua Fava, dovrà spiegare in nome e per conto di chi sono stati disposti l’arresto e la consegna della signora Shalabayeva alle autorità kazake, contravvenendo precise norme di legge e di diritto internazionale. Ancor peggio se nulla il ministro ha saputo: sarebbe la prova di una sua inaudita inadeguatezza politica.
Per queste ragioni, conclude Claudio Fava, presenteremo una mozione di sfiducia nei confronti del vicepresidente del Consiglio Alfano.
XXX
13 Luglio 2013 @ 11:03
Rosa, non so perché ma questa tragedia umana mi sembra così enorme … forse perché è una porta che si apre sul disumano di questa gentaccia … e segnala un pericolo ormai imminente …
GCZ