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Io vivo appesa
agli occhi dell’uomo instabile
come se percorressi un’onda,
immaginando meraviglie.
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Non sono mai sazia di meraviglie,
che se l’alba arriva puntuale,
il suo voltarsi improvviso a me
è un giorno che non obbedisce alle ore.
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Ma quanto sole mi scalda
da dentro,
in questo balenare di onde
che attraverso felpata.
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Che davvero, se non ricordo
quando la prima volta ho aperto gli occhi alla luce,
certamente so bene quando,
che, come,
su di te poi non li ho più richiusi.
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susanne portmann
13 Febbraio 2015 @ 20:07
bellissima
maria antonella tribulato
7 Maggio 2015 @ 12:20
Molto bella , non bisogna mai essere sazi di meraviglie.