Un ricordo
–
Non c’ è uomo che giunga a lasciare una traccia
su costei. Quant’è stato dilegua in un sogno
come via in un mattino, e non resta che lei.
Se non fosse la fronte sfiorata da un attimo,
sembrerebbe stupita. Sorridono le guance
ogni volta.
Nemmeno s’ammassano i giorni
sul suo viso, a mutare il sorriso leggero
che si irradia alle cose. Con dura fermezza
in ogni cosa, ma sembra ogni volta la prima:
pure vive fin l’ ultimo istante. Si schiude
il suo solido corpo, il suo sguardo raccolto
a una voce sommessa e un po’ roca: una voce
d’uomo stanco. E nessuna stanchezza la tocca.
–
A fissarle la bocca, socchiude lo sguardo
in se stessa: nessuno può osare uno scatto.
Molti uomini sanno il suo ambiguo sorriso
o la ruga improvvisa. Se quell’ uomo c’ è stato
che la sa mugolante, umiliata d’amore,
paga giorno per giorno, ignorando di lei
per chi viva quest’ oggi.
–
Sorride da sola
il sorriso più ambiguo camminando per strada.
nunzio scotto di covella
23 Giugno 2016 @ 18:40
Non ho più “tempo”, ma fantasia-vitalità infinite e, pertanto lascio le mie orme nel mare.