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di Giulia De Baudi
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«Credere significa immaginarsi che sia ciò che non è, credere ad esempio, che questo pane sia carne, che questo vino sia sangue, – che esso sia, cioè, ciò che non è». Ludwig Feuerbach – L’essenza della religione.
“Credere: è un sentimento piuttosto che un pensiero che si veste di un credo che sembra pensiero ma è sordo e cieco ad ogni ragione e percezione” Massimo Fagioli – Left, n. 48, 8 dicembre 2006.
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… ecco, partirei da queste due affermazioni che, dal punto di vista filosofico, la prima, e medico psichiatrico, la seconda, hanno a che vedere con l’alienazione religiosa, per cercare di rispondere garbatamente al sig. M.S. che in un suo commento al mio articolo Argentina, sentenza storica: la Chiesa cattolica mandante degli omicidi dei sacerdoti che aiutavano il popolo, (leggi qui) mi rimprovera di, nell’ordine: parossismo, supremazia “sopra la sapienza divina”, inesattezza, pettegolezzo, perdita inutile di tempo, ignoranza, incomprensione per chi sbaglia in buona fede, indebita ingerenza nell’insegnamento evangelico, ecc. ecc..
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Per far capire bene al lettore di cosa sto parlando inserisco per intero l’intero commento di M.S. così come ci è pervenuto in redazione
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«L’uomo e’arrivato al parossismo quando si ritiene sopra la sapienza divina. Nelle lettere qui sopra elencate ci sono non solo inasatteze ma un pattume di pettegolezi esagerati. Sia Giovanni Paolo ll che papa Francesco hanno sempre agito per il benessere dell’umanita’. Acciocche perche’ non spendete tempo a fare meno polemiche se non sapete come stanno I fatti in realta’; inoltre anche la chiesa e’ composta di esseri umani che possono sbagliare anche se in buona fede. La Chiesa unversale anche se a volte mal diretta dai suoi membri rimane depositaria di fede in Cristo. Coloro che non credono dovrebbero evitare commenti diretti all’insegnamento evangelico!»
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Forse il commentatore non è stato molto attento, forse non si è accorto che l’articolo è firmato con un nome femminile … ma forse il sig. M.S. è uno di quei tipi che le donne “manco le vedono”, – nel senso che le annullano consapevolmente e non – e che anziché usare l’accezione “essere umano” scelgono deliberatamente di usare la parola “uomo” per definire la specie umana.
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È un vecchio, anzi antico difetto di pensiero a causa del quale molti individui percepiscono il maschio della specie in questione come l’unico e inimitabile modello creato da un essere ultraterreno. La donna, si sa, per la filosofia è una “anomalia della specie” (Aristotele). Per la dottrina religiosa invece la donna è “quella cosa” che esiste solo perché il primo maschio si privò di una costola con cui costruire la sua “bambola gonfiabile” ante litteram che serviva solo per procreare stirpi di fratricidi. Ma che bella cultura religiosa! Ma che bel sistema filosofico!
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Ma è a questa cultura cattolica e razionalista, che rende non solo congruo il pensiero magico religioso ma ne fa addirittura la base su qui si strutturano le leggi dello Stato, che fa rifermento il sig. M.S..
Le vediamo anche oggi le conseguenze di questo delirio mistico assurto a divieto statale che non permette neppure ad una persona che versa nelle condizioni fisiche di Fabiano Antoniani di poter metter fine alla propria esistenza avvertita come “non più umana”, “non degna per un essere umano”.
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Il sig. M.S. – che da quanto scrive deve essere una specie di talebano della credenza ad ogni costo – non si degna neppure di entrare, non dico nel dettaglio ma nemmeno nello specifico dell’articolo che non fa altro che riportare alcune parole delle motivazioni di un processo svoltosi a Rijoa contro alcuni cattolici timorati di dio torturatori e assassini di due sacerdoti argentini terzomondisti.
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Da quelle motivazioni, come ebbi modo di scrivere allora, emerge chiaramente la forte compromissione dei gerarchi della Chiesa cattolica:
«Non si trattò di fatti isolati e fuori dal contesto o attuati per moventi particolari. Al contrario, chiaramente, l’assassinio di Murias e Longueville dev’essere interpretato e compreso precisamente en nel contesto di un piano sistematico di eliminazione di oppositori politici (…) Murias e Longueville facevano parte de un gruppo de la Chiesa considerato ‘nemico’ e ‘bersaglio’ (…) Certamente i membri del popolo di Dio, così come la società argentina in generale, si aspettano da un’istituzione così significativa come la Chiesa cattolica, un atteggiamento di più nitido e chiaro ripudio dei meccanismi e di chi, in un modo o nell’altro permise e consentì la realizzazione di fatti gravissimi come quelli che giudichiamo adesso».
Questo è ciò che si legge nelle motivazioni della sentenza. E a questo avrebbe dovuto riferirsi il commentatore cattolico e non “menar il can per l’aia”, scrivendo di “inesattezze”, che non menziona, di pettegolezzi, che non cita, e dando la sua privata versione di esistenze ultraterrene che a me francamente …, ma alle quali io, secondo il commentatore, dovrei rispetto.
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Mai visto né sentito parlare di certezze scientifiche di esistenze divine, al più ho assistito a casi di pseudo-cannibalismo collettivo durante quei happy meeting che si chiamano messe domenicali durante le quali i credenti credono di ingurgitare il corpo di una divinità ovviamente inesistente credendo, ad esempio, come scriveva Feuerbach che quel pane sia carne, che quel vino sia sangue, credendo che quella particola che ingollano sia, cioè, ciò che non è.
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Potrei dilungarmi ben oltre per rispondere a questo nostro lettore credente in ciò che non è. Lettore che ha ovviamente tutto il diritto di criticare i miei articoli. A lui e a chi volesse capire meglio cosa ha combinato la Chiesa cattolica in Argentina posso suggerire di leggere qui. Per chi invece volesse approfondire la ricerca sull’alienazione religiosa e sui suoi nefasti effetti collaterali consiglio di leggere qui.
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27 febbraio 2017
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Leggi qui Dossier Bergoglio (1936-2013) http://www.igiornielenotti.it/?cat=1725
Leggi qui altri articoli sull’alienazione religiosa http://www.igiornielenotti.it/?cat=330