• Poesie della Shoah – Miklós Radnóti – Frammento

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    Miklós Radnóti  e  Miklósné Radnóti

    Ho vissuto su questa terra in un’epoca

    quando l’uomo è diventato talmente vile
    che di notte uccideva per puro piacere
    e non solo al comando,
    e mentre credeva in falsi miti, agitandosi,
    sua vita fu  intrecciata da deliri selvaggi.

    Ho vissuto su questa terra in un’epoca
    quando fare la spia era un merito;
    quando l’eroe era il traditore, il ladro, l’assassino,
    e chi taceva magari
    o era solo restio ad entusiasmarsi,
    era odiato, come l’appestato.

    Ho vissuto su questa terra in un’epoca
    quando chi ha aveva osato protestare
    si doveva nascondere,
    mordendosi i pugni di vergogna.
    Il Paese impazzì: ubriaco di sangue e  luridume
    sghignava sul suo destino terribile.

    Ho vissuto su questa terra in un’epoca
    quando per il bambino sua madre
    era una maledizione,
    era felice ad abortire la gestante,
    e, avendo il veleno spumeggiante sulla tavola,
    i vivi invidiavano i morti nella tomba.

    Ho vissuto su questa terra in un’epoca
    quando anche il poeta taceva
    in attesa di poter parlare ancora,
    perché una maledizione degna
    non potrebbe pronunciare nessun profeta
    solo il sapiente delle parole terrificanti, Isaia.

    (Töredék  – 1944)

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