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Pugni al cielo li chiami
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Si manifesta così
la fiducia nel genere umano,
tra la curva pensosa della bocca
e l’abisso dolce dei tuoi occhi nocciola.
Ti guardo, sorrido. E tremo.
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Cammini in questi giorni difficili,
offesi dalla fabbrica del provvisorio
che forgia umanità stranite,
saccheggiate di senso del tempo,
stagioni turbate
dalla voracità costretta del presente.
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É l’odore bambino
delle tue mani che mi tiene sveglia.
Pugni al cielo li chiami.
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Ti dico, amore mio,
le voci che mi sfiancano il ventre,
i miei errori,
quest’ultima lacerazione,
con un ago piantato nel respiro
e le ginocchia molli.
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Ogni tanto mi cadono foglie e fili di capelli,
hanno imparato finalmente
a diventare le virgole
che non ho saputo darmi,
forse la tregua di un naufrago.
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Per te voglio la tua storia scritta da te,
la forza di pensare l’avventura del futuro,
con la gioia di averti chiamato nel mondo.
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Ti regalo, solo se vuoi, la mia bandiera rossa…
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(giugno 2014)
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Rosa Rivelli
28 Giugno 2014 @ 05:41
Grazie! Mi ripeterò..ma mi piace tanto come sai fare tue le mie parole… Un abbraccio.
Rosa