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4 commenti
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Resistenza. Storia, rappresentazione, immagine.
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di
––Negli anni che seguirono la liberazione dell’Italia dal giogo nazifascista, storici, romanzieri, poeti e pittori, molti dei quali avevano vissuto in prima persona l’esperienza partigiana, sentirono l’esigenza di
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di GianCarlo Zanon
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«Questo era il modo migliore di colpire l’uomo. Colpirlo dove l’uomo era più debole, dove aveva l’infanzia, dove aveva la vecchiaia, dove aveva la costola staccata e il cuore scoperto. Dov’era più uomo»
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Questa
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P-Dopo il 25 Aprile: i romanzi del ritorno
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di Gian Carlo Zanon
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La data del 25 aprile, scelta convenzionalmente come “giorno della liberazione”, segna idealmente uno spartiacque tra un prima, occupazione nazifascista, e un dopo: volontà
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Serom in quatter coul Padoula,
el Rodolfo, el Gaina e poeu mi:
quatter amis, quatter malnatt,
vegnu su insema compagn di gatt.–
Emm fa la guera in Albania,
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poeu su in montagna a ciapà i ratt:
negher Todesch -
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Beppe Fenoglio e la romanzofobia comunista
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di
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Il primo e l’ultimo romanzo di Fenoglio – Appunti partigiani 1944-1945, del ‘46 e Una questione privata, del ‘60 – hanno per tema la lotta partigiana, così come
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I partigien
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Non è per via della gloria,
che siamo andati in montagna,
a far la guerra.
Di guerra eravam stanchi,
di patria anche.–
Avevamo bisogno di dire: lasciateci le mani libere,
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i piedi, gli occhi, le -
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Sono passati 70anni dalla fine della Guerra civile. La data del 25 aprile, scelta convenzionalmente come “Giorno della Liberazione”, segna idealmente uno spartiacque tra un prima, occupazione nazifascista, e un dopo, volontà di costruzione di una nuova società civile
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Una questione privata
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dal I Capitolo
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(…)
«Quando la rivedrò? Prima della fine della guerra è impossibile. Non è nemmeno augurabile. Ma il giorno stesso che la guerra finisce correrò a Torino a cercarla. È lontana
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Il ritorno del Moretto
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Per molti ebrei romani Pacifico Di Consiglio, detto Moretto, rappresenta un eroe e un simbolo intramontabile. È il combattente indomito che ha affrontato a mani nude decine di nazisti e fascisti, ma anche l’infaticabile
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di Gian Carlo Zanon
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Leggo dalla prefazione del libro di Giordano Bruno De magia et vinculi in genere: «Ci fu un tempo in cui gli uomini comunicavano con gli dei nei suoni e nei segni (voces et scriptura)
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il mio viaggio verso te …
Le voci nere della notte
no non guidavan, ora,
né viaggio né memoria.
Al di là l’ultimo ponte,
e, oltre l’agonia notturna.
Seme di nuovo giorno
empio inarcava i fianchi –
… intanto
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di Giulia De Baudi
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La pubblicità dell’Amica Chips, nella quale si vede la prima di una fila di novizie che mestamente si avviano in fila verso l’altare per ricevere l’eucarestia ma… invece del solito sottile disco … Leggi tutto
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di Roberto Cursi
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Sono passati 10 anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber e proprio in questi giorni la sua città lo celebra con la rassegna Milano per Gaber.
Così, inevitabilmente, sono riemerse lontane memorie che accompagnano immagini e
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di Gian Carlo Zanon
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Le parole sono importanti perché indicano – sarebbe meglio dire dovrebbero indicare – un oggetto specifico legato ad un’immagine: se odo la parola pane, evoco nella mia mente l’immagine mentale del pane quindi ovviamente, … Leggi tutto
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Il grido della storia
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La storia?
La storia degli uomini
è storia di battaglie:
Termopili, Platea;
battaglia di Canne;
Aleksander Nevskij e il lago Peipus;
Waterloo, Normandia, la Baia dei Porci …
la storia delle donne è diversa.
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di Nora Helmer
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Dove ero nel 1994? Cosa stavo facendo? È la prima domanda che mi sono posta quando ho iniziato a leggere il saggio di Vania Lucia Gaito Il genocidio del Rwanda – Il ruolo della
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Roma 23 febbraio 2016 – Mettiamo di nuovo in primo piano questo articolo perché il 12 febbraio del 2015 si è aprì a Roma il processo di primo grado per sparizione e la morte di venti italiani, negli anni
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di Gian Carlo Zanon
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Sappiamo tutti che, come ci sussurra il mito faustiano, il pensiero non è mai sazio. Cerca continuamente, attraverso il pensiero verbale, di elaborare esperienze e conoscenze precedenti.
Il nostro saggio – “Siediti. È festa: … Leggi tutto
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La tragedia d’Oreste in un teatrino di marionette! – venne ad annunziarmi il signor Anselmo Paleari. – Marionette automatiche, di nuova invenzione. Stasera, alle ore otto e mezzo, in via dei Prefetti, numero cinquantaquattro. Sarebbe da andarci, signor Meis.
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di Gian Carlo Zanon
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I “criminali di stato” di ogni tempo hanno sempre creato espressioni verbali per sostenere la loro infamia. Si è passati dal “dio lo vuole” agli eufemismi coniati negli ultimi anni: “esportazione della democrazia”,
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di Giulia De Baudi
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«E queste cose (le vicende dei miti) non avvennero mai, ma sono sempre: l’intelligenza le vede tutte assieme in un istante, la parola le percorre e le espone in successione.» Salustio
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Ho letto … Leggi tutto
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di Gian Carlo Zanon
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Capitolo I
M
Molto tempo prima, forse erano già passati tre anni, avevano letto un articolo che parlava della mitica città di Tartessos. L’articolo divulgativo informava di nuovi ritrovamenti nell’etremo occidente spagnolo. Con queste
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Jackson Pollock – Convergence – 1952
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21 febbraio 2012
Stavo sul tram, pensavo a come presentare questo nuovo ‘strano periodico’. Pensavo che non volevo scrivere discorsi programmatici. Pensavo che non servono a nulla e che questa ‘cosa’ è in
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di Inés Cottoli–
Mi è venuta una magnifica idea: quanto sarebbe bello poter aver la chiave delle soffitte dove i personaggi pubblici nascondono, come faceva Dorian Gray, il protagonista del romanzo di Oscar Wilde, i loro ritratti a
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di Giulia De Baudi
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.Ieri, durante il suo viaggio nelle Filippine Bergoglio, rispondendo alla domanda di un cronista francese che, facendo riferimento alla strage al Charlie Hebdo, gli chiedeva «fino a che punto si può andare
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Licio Gelli (al centro) con Giulio Andreotti
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di Giulia De Baudi
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Questa mattina su Rai3 –Prima pagina, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire dava notizia della morte di Lucio Gelli. Il necrologio di Tarquinio faceva indignare più
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Venerdì 19 ottobre a Palermo si è compiuto l’ennesimo femminicidio da parte del solito ex violento dal quale la sorella della vittima si voleva separare.
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I media hanno già narrato i fatti. Vorrei fare un approfondimento recuperando un
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di Gian Carlo Zanon
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Immaginiamo una donna, una scienziata, bella. Immaginiamola vestita di un camice bianco che mitiga, parzialmente, la sua identità femminile. Immaginiamola tesa verso una ricerca scientifica, una ricerca che dovrà divenire una propria realizzazione di
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La Lettera
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Cari redattori e giornalisti di questo Diario polifonico, vi ringrazio anticipatamente perché so che pubblicherete questa mia lettera carica di disprezzo per chi saccheggia la verità vera. Verità vera che esiste perché la verità non è
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