–
di Gian Carlo Zanon
–
C’ è chi dice che il primo romanzo poliziesco sia stato l’Oidipous Tyrannos di Sofocle, poi usato da Freud per le sue improbabili analisi psicologiche; c’è invece chi va al mito semitico di Caino ed Abele in cui c’è anche l’occultamento di cadavere, subito individuato da un certo ispettore divino a cui, così dice un porteño installatosi oltre Tevere, non sfugge niente.
–
Sicuramente però il “poliziesco classico” nasce dalla penna di E. A. Poe, così come la coppia investigativa. Il genio di Poe creò il prototipo letterario dell’investigatore “deduttivo” e del suo assistente (io narrante) che poi verranno presi in prestito da grandi giallisti come Ser Arthur Conan Doyle, e Rex Stout. Nei capolavori letterari di Poe, La lettera rubata, I delitti della Rue Morgue e Il mistero di Marie Roget, emergono i personaggi dell’investigatore parigino Auguste Dupin e del suo accompagnatore (anonimo) che diverranno la matrice letteraria per coppie investigative famosissime come Sherlock Holmes-John Watson e Nero Wolfe-Archie Goodwin.
–
Auguste Dupin oggi vive in Argentina, si chiama Arrigo Platz, fa il medico nelle verdi terre pampeñè, e risolve casi polizieschi aiutato dal suo amico, il commissario Ferrauto. Paolo Benetti ha dato loro vita in due romanzi, Il destino non ha favoriti e Notti di tormenta, pubblicati dall’editore K.D.P. (Kolorado Digital Pubblishing).
I due racconti sono immersi in un “impossibile” sincretismo letterario in cui leggerezza, ironia, tragedia, pulp e classicismo si mescolano dando vita una narrazione incalzante e originale. In Notti di tormenta una banda di balordi compie truculenti omicidi ispirandosi scenograficamente ai contrappassi danteschi.
La cornice in cui si muovono i personaggi è la pampa argentina, con i suoi alambrados, i cavalli, i gauchos che suonano alla porta dal medico- investigatore sorridendo con un coltello piantato nella pancia. Lì, in quella società rurale, la parola “morale” assume molte forme spesso assurdamente personalistiche, e si uccide ancora per “onore” e si regolano i conti “privatamente”.
– –
Paolo Benetti, vive da molti anni alle porte della Patagonia: Bariloche. I suoi romanzi, ancora abbozzati, sono stati pubblicati nelle nostre pagine. Lasciamo i primi capitoli così come lui ce li aveva dati per dare ai lettori un piccolo assaggio del talento dello scrittore. Buona lettura, ne vale la pena.
–
Il destino non ha favoriti – Leggi qui
–
Qui la recensione del suo primo romanzo Parole nel vento
–
Si possono ordinare in ebook
–
qui
e qui
e qui
–