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di Gian Carlo Zanon
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Humŭs : terra, suolo; deicere in humus vultus, abbassare gli occhi (il volto) a terra.
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Ovidio: rudi semina humo, spargere i semi sui terreni incolti.
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Fudit humo, dal suo grembo.
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Humilis, vicino a terra, basso
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Humere , seppellire. ( in-um-are, tornare nel grembo della terra che ci ha partorito)
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Humŭs, parola che racchiude molti concetti esplorati sin qui: humanitas, nato dal humus (dal grembo) di donna, hum;
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La terra è sempre madre, Demetra, ge-meter, madre terra;
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Durante il matriarcato le donne avevano in pugno il segreto dell’agricoltura e della nascita. I misteri eleusini, che venivano celebrati nel periodo del raccolto, erano proibiti ai maschi della specie. La sapienza delle donne per quanto riguarda, la terra, la semina, la coltivazione agricola, era dovuta a vari accidenti.
Le donne, nelle tribù nomadi di cacciatori-raccoglitori, erano incaricate di raccogliere bacche e radici. Questa “specializzazione” diede loro una certa dimestichezza con tutto ciò che riguardava i frutti della terra. È chiaro che, nel passaggio dal nomadismo alla stanzialità, a grandi linee nel neolitico, l’uomo delle caverne andava a caccia e la donna rimaneva nei pressi della caverna a coltivare, a mettere in atto le conoscenze, tramandate di donna in donna, sui generi alimentari non di origine animale.
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nunzio scotto di covella
1 Giugno 2013 @ 16:51
…essere esseri umani, vuol dire seminare terreni incolti, l’humus!