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di Gian Carlo Zanon
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Economia globalizzata, deregulation della finanza, Banche centrali, Corporations, Trilaterale, Gruppo Bilderberg …
Nei primi tre decenni del Novecento, in Cina, ebbe luogo un fenomeno politico e sociale di vaste proporzioni. In tutto il territorio cinese molti capi militari di una tribù o di un gruppo etnico divennero“Signori della guerra”. (Chiang Kai-shek, che vediamo nella foto di apertura, fu uno dei più spietati Signori della guerra.
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Questi capi militari che comandavano piccoli eserciti, da 2.000 a 10.000 individui, scorrazzavano indisturbati per i territori intessendo taciti accordi con l’esercito regolare, il quale non si differenziava in nulla nel comportamento criminale verso la popolazione civile.
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Il ‘trucco’ messo a punto, e ben oliato, consisteva in questo: un numeroso gruppo di banditi attaccava una città, ne prendeva possesso, e cominciava a saccheggiarla. Le autorità si rivolgevano a un Signore della guerra offrendogli del denaro perché questi scacciasse i banditi. Il Signore della guerra, dopo aver avvertito i banditi del suo arrivo, si avvicinava in armi alla città dalla quale i banditi erano già fuggiti. A questo punto le autorità della città ‘liberata’ per evitare che la soldataglia si desse al saccheggio e allo stupro, patteggiano di nuovo con il Signore della guerra affinché questi non lasciasse entrare nella città le sue truppe: «La nostra umile città non è degna di servire da accampamento al vostro nobile esercito … essa è piena di zanzare», e così via.
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In tutta questa pantomima, molto spesso i parlamentari, cioè funzionari politici della città, trattenevano parte del denaro che i cittadini avevano dato loro per far impedire l’entrata nella città ai soldati-banditi. Nel frattempo i banditi entravano in un’altra città e, ancora, i soldati del Signore della guerra, continuando il gioco di guardia e ladri, giungevano alle sue porte e, se non venivano pagati dai cittadini, vi entravano con la forza per saccheggiare ciò che era rimasto.
Sembra che con la globalizzazione e la circolazione delle ‘idee’ questo modus operandi sia stato assunto senza mediazioni di sorta dalla nostra civiltà guidata e dominata dall’economia globalizzata. Il sistema è ben oliato anche in questo caso, e, la silente complicità di tutti, anche delle vittime, trova nuove forme per lo sfruttamento del popolo inerme, vale a dire il cittadino onesto e rispettoso delle leggi. Leggi che vengono piegate man mano dalle mani avide degli sfruttatori per i loro scopi sempre più nascosti da parole che hanno perso ormai senso e significato. Le leggi che hanno permesso la deregulation finanziaria di questi ultimi anni sono state volute dal potere economico finanziario e concesse, o non contrastate, dagli Stati sovrani occidentali. Tutto ciò naturalmente non viene denubìnciato dall’informazione media che è una pedina del “gioco”.
In questo infernale ‘gioco delle parti’ i nomi dei ruoli degli attori sono certamente cambiati, come sono cambiati anche i modi palesemente cruenti di quella stagione degli orrori. Ciò non è cambiata è la ferocia dell’intenzionalità inconscia che guida invisibilmente la prassi che dice marxianamente “sfruttamento del meno violento da parte del più violento”.
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Così i nuovi ‘Signori della guerra’ dell’alta finanza, dai loro grattacieli, muovono le dita sui tasti dei computer dettando le regole e i prezzi che più convengono all’oligopolio del potere finanziario ben contento di obbedire purché, a cascata, i proventi della pirateria finanziaria vengano distribuiti a tutti loro. Certo il Signore più importante avrà la fetta più grossa ma anche il più modesto dei funzionari, il cosiddetto Promotore finanziario, informato di come si sta muovendo il mercato, riuscirà ad arricchirsi un po’ gabbando la povera vecchietta che, convinta dall’avvoltoio in giacca e cravatta, investe i risparmi di una vita. E tutto questo con un’impunità tale che neanche il nostro Berlusconi è riuscito, finora, ad ottenere.
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Poi ci sono i banditi dell’impresa, ovvero coloro che, essendo legati a doppi fili sia con i ‘Signori della guerra finanziaria’ che con le ‘Autorità’ politiche, si sentono legittimati a non pagare le tasse, ed a sfruttare in ogni tipo di organizzazione commerciale, industriale, e anche criminale, i cittadini più deboli che accettano sempre il peggio pensando che esista qualcosa di ancora peggiore di una vita già disumana.
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Poi ci sono le nostre ‘Autorità’ politiche che, come i Mandarini cinesi, cioè i cechi ingranaggi del potere imperiale, sono complici sia dei ‘Signori dell’alta finanza’ che dei banditi dell’impresa. I nuovi Mandarini hanno il compito di ingannare i cittadini e trascinarli dove e come più conviene agli dei del Celeste Impero, vale a dire il gotha delle Banche centrali e delle Corporations finanziarie senza volto.
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Nell’ultimo gradino della ‘catena alimentare’ delle democrazie occidentali, troviamo la massa eterogenea di coloro che pensano di esprimere nel voto una loro scelta e non capiscono che possono solo ‘esprimere liberamente’ ciò che gli hanno fatto credere di pensare. Alcune vittime sperano che dando le proprie figlie ai potenti questi lascino loro quel po’ di ‘robba’ che può bastare per la sopravvivenza. Per far questo solerti madri uccidono le figlie in culla ingannandole sul senso della vita e dell’onore. Onore … parola alla quale andrebbe ridata l’antica nobiltà, magari usando altri e più vivi suoni fonetici che suonino: ‘immagine interna pulita’.
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Naturalmente la Chiesa cattolica in primis, ma anche le altre religioni salvifiche, fanno da tragica spalla a questo sistema, con il compito specifico di spegnere ogni pur minima reazione vitale di ribellione umana. Dalle altre religioni la Chiesa cattolica si distingue perché non riveste solo un ruolo supporto del sistema ma, in barba alla sua presunta asecolarità, è parte agente del sistema economico finanziario. Vedi le ultime vicissitudini giudiziarie dello Ior e del San Raffaele.
A far da sfondo e per riempire ogni spazio di libero pensiero poi c’è tutta la Casta rumorosa dei intellettuali, filosofi, giornalisti, che si nutre della mente di una massa imbelle, condannandola al fatalismo del pensiero debole o al pensiero illuminista dell’utilitarismo che la informa del fatto che la realtà umana è sempre quella: homo homini lupus. E se crediamo che per la stigmate della nascita“l’uomo è un lupo per l’uomo”, possiamo solo decidere, se piangere per la nostra misera e animale realtà umana, aspettando la vera vita ultramondana, oppure spogliarci del dono dell’umano e aderire al razionalismo animale decretato da secoli dalla filosofia della ragione.
Questi persuasori occulti che predicano della profondità tenebrosa dell’essenza umana sono poco individuabili. È difficile scoprirli perché il loro lavoro è surrettiziamente criminale, nel senso che fanno entrare nelle menti di un’umanità paralizzata di fronte ‘all’estetica dell’intellettualismo’, tutto ciò che conviene ai “Signori della guerra’. E tutto questo lo fanno con un sorriso ebefrenico sulle labbra che dice: «È inutile scalmanarci: il mondo è quello che è, e noi siamo quello che siamo».
E vediamo tutti i giorni nei teatrini organizzati da vari anchorman italiani e frequentato ultimamente da dotti economisti e uomini della finanza per creare un velo di Maya che copra la realtà.
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Tutti questi personaggi sembrano pagati appositamente, – in realtà fanno talmente parte del sistema che non si rendono conto di esseri dei meri ingranaggi – per spostare l’attenzione dalla realtà che possiamo vedere ogni giorno, ad un altra realtà creata onnipotentemente dalle parole che escono dalla loro bocche spesso non connesse alla mente. I dramma è che ci riescono perfettamente: se Berlusconi è rimasto al governo da quasi vent’anni significa che esiste una grande quantità di persone che crede non in ciò che è reale ma in ciò che le viene detto sulla realtà.
E la realtà non detta da economisti, finanzieri, politici, giornalisti, filosofi, scienziati, è quella dell’implosione del sistema capitalistico descritta da Viviane Forrester, nel suo libro pubblicato in Francia già nel 1966 e in Italia ne1977: ‘L’orrore economico’. In queste pagine l’autrice racconta la ‘logica’ razionale dei nuovi ‘Signori della guerra’: «Una quantità sempre crescente di essere umani non è già più necessaria al piccolo numero che, plasmando l’economia, detiene il potere. Una folla di esseri umani si ritrova così, secondo la logica imperante, senza una ragionevole ragione di vita in questo mondo dove sono comunque nati. Per ottenere la facoltà di vivere, per averne i mezzi, dovrebbero poter rispondere ai bisogni delle reti che governano il pianeta, a quella dei mercati. Il fatto è che i mercati non rispondono più alla loro presenza e non hanno bisogno di loro. O di pochissimi e di sempre meno di loro. La loro vita non è più “legittima” ma solo tollerata. Fastidiosa…».
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La vita degli esseri umani reali, per i nuovi ‘Signori della guerra’, diviene “ fastidiosa” quando questa non serve più alla loro economia predatoria. E, seguendo questa logica razionale, come fecero i nazisti, si dovranno eliminare fisicamente coloro che non servono più al modello cannibalico di ‘catena alimentare economica’ creata da pochi e sostenuta da troppi che credono di riuscire a campare più degli altri nutrendosi delle ossa avanzate nei pranzi dei loro padroni.
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Noi possiamo aprire gli occhi su questo orrore creato da pochi contro molti, uscire da questo sistema, denunciarlo e lavorare per strappare dalle mani di questi malati di mente le sorti dell’umanità. Ci vuole solo un po’ di coraggio… forse molto coraggio.
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aprile 2010 (ultima correzione 24 agosto 2013)