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di Gian Carlo Zanon
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I “precipitati del pensiero” sono sedimenti immateriali: idee, conoscenze, esperienze affettive ed empiriche, che permangono nella memoria inconscia e vanno a costituire quel filtro percettivo e interpretativo attraverso il quale il soggetto soggettivizza ogni esperienza reale imprimendovi il proprio marchio critico.
L’interpretazione che si dà ad una determinata realtà materiale, per esempio alla natura non umana, è il “precipitato logico” che si manifesta come conseguenza “necessaria”; l’interpretazione è quindi causata da un giudizio inconscio che può originare un pensiero critico coerente, e psichicamente coeso, oppure da altre premesse come una fede ideologica, o una credenza religiosa che traggono la loro forza dall’alienazione religiosa.
Nella dinamica della percezione fisiologica intervengono pensieri coscienti e dinamiche inconsce, che sono i sedimenti inconsci del pensiero, i quali determinano il giudizio su una data realtà: lo sguardo che gettiamo su una data realtà non è mai “neutro”. La percezione è sempre accompagnata dai precipitati del pensiero inconscio che si sono “sedimentati” durante la nostra esperienza esistenziale attraverso le sensazioni avvertite a livello inconscio. Il frutto che ne deriva è questa interpretazione soggettivizzata che non è mai neutra – guai se lo fosse – in quanto attinge alla realtà interiore dell’individuo. Certamente l’interpretazione della realtà, farà riferimento anche a canoni e a tradizioni culturali socialmente condivisi e interiorizzati da cui il soggetto avrà la possibilità di attingere, ma essa sarà sempre e comunque personalizzata, dai vari elementi che compongono il pensiero. Nell’istante percettivo i “precipitati del pensiero” si agglutineranno per dar vita a un giudizio in quel momento definitivo ma allo stesso tempo momentaneo in quanto il pensiero è sempre in movimento.
Quindi la percezione fisiologica è solo un mero strumento neutro grazie al quale possiamo accedere alla realtà materiale sulla quale l’individuo accamperà i sedimenti del proprio pensiero determinandone, con il proprio giudizio critico, i valori contenutistici . I precipitati immateriali sono “addensamenti” di pensiero critico da cui vengono attinti i giudizi immediati ovvero le reazioni agli stimoli provenienti dall’esterno.
4 Luglio 2022