• Elezioni politiche 2013 – Sinistra o destra … il centro è metafisica

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    di Gian Carlo Zanon

     

    4 Gennaio 2013

     

    Più si avvicina il giorno delle elezioni e più nella lotta tra destra e sinistra si gettano le ipocrite maschere del “politicamente corretto”. Monti che veniva dipinto fino a pochi giorni fa da Bersani come una specie di super-Mario, salvatore dell’Italia dal tracollo finanziario, oggi viene etichettato da Fassina quasi comeVril Dox, il supercriminale antagonista di Superman. «… noi stiamo con i lavoratori Monti con le grande imprese e con le banche». Questo ha affermato Stefano Fassina l’astro nascente del Pd dopo che la cataratta che gli ha impedito per più di un anno di vedere la realtà di quest’uomo. Quest’uomo che non solo non è un supereroe civico ma non è neppure degno di indossare la tutina di Normal-man il pavido eroe che appare nel  programma radiofonico di Radio2 Seiunozero.

    Però caro Fassina, solo adesso affermi che Mario Monti sta con le grandi imprese e con le banche? Prima non te ne eri accorto? Dove vivevi? Eri andato in ferie su Marte? Fassina ci sei o ce fai?

     

    Va beh dimentichiamo il passato … dunque … Fassina, intervistato da Simone Collini del giornale L’Unità, sembra ora aver le idee chiare su Monti che lo accusa, usando in modo immaginifico le parole, di essere un conservatore: « …vedo che (Monti N.d.R.) insiste sulla svalutazione del lavoro come mezzo per recuperare competitività. Propone, in linea con i conservatori, un europeismo mercantilista che oltre a soffocare l’economia reale fa aumentare ovunque il debito pubblico …».
    Poi alla domanda del giornalista che gli dice:«Monti sostiene che la distinzione tra destra e sinistra è senza significato», Fassina risponde«Non sono d’accordo (…) Sinistra e destra esistono ed esisteranno sempre, come sono sempre esistiti i tentativi di far passare la rappresentazione degli interessi dei più forti come l’interesse generale. Il presidente Monti legittimamente sta con Marchionne, Montezemolo, Passera, cioè grande impresa e grandi banche. Noi stiamo con i giovani precari, con i lavoratori, con gli artigiani, i commercianti e i pensionati in difficoltà (…) Da trent’anni si predica che viene prima la crescita e poi la redistribuzione, che vengono attuati interventi per premiare i più forti, con la favola che maggiore diseguaglianza porta maggiore crescita. Ma abbiamo visto nel 2008 come è andata a finire: soffocamento delle classi medie, concentrazione della ricchezza e del potere nelle mani di pochi sempre più ricchi. Lo avevano già capito i liberali illuminati come Keynes che, senza decenti condizioni del lavoro e senza redistribuzione del reddito, il meccanismo di accumulazione del capitalismo si inceppa. Chi oggi continua a insistere sulla svalutazione del lavoro come soluzione della crisi aggrava le condizioni generali dell’economia e della finanza pubblica».

     

    E come non essere d’accordo. Ho sempre pensato più o meno con i termini di Fassina che le due forze che si sono sempre storicamente contrapposte si chiamano – da quando negli Stati  Generali indetti nel maggio 1789 gli esponenti conservatori capeggiati da Pierre Victor de Malouet presero i posti alla destra del Presidente e i radicali di Honoré Gabriel Riqueti de Mirabeau quelli alla sinistra – destra e sinistra. Mi risulta anche che i conservatori, relativamente alla situazione occidentale, siano di destra, in quanto continuano a volere perpetuare una storia antica quanto è antico lo schiavismo. Gli individui di destra vogliono che pochi violenti e asociali privilegiati tengano sotto scacco economico la maggior parte dei cittadini non violenti. Per dirla come Marx “Il più violento domina sempre il meno violento”. In altri termini potrei dire homo homini lupus: cioè chi non ha perduto l’umanità che sa dell’eguaglianza primaria fra esseri umani e la difende ad ogni costo materiale, viene quasi sempre dominato da un altro essere umano che avendo perduto, per vicissitudini di rapporto con l’altro da sé,  la certezza dell’esistenza dell’umanità, vede nel non violento un essere da sfruttare per la propria sopravvivenza materiale.

     

    Questa è la differenza sostanziale tra essere di sinistra o di destra. Come ha dimostrato l’economista Andrea Ventura nel suo libro La trappola, attorno a questi due nuclei esistenziali, che danno o tolgono senso alla vita umana,  si formano ideologie, principi economici, sistemi filosofici e religiosi e quindi movimenti politici e partiti che si identificano o con una parte o con l’altra. Il concetto di centro in politica è sempre stato un alibi per chi ha voluto mimetizzarsi con un rosso rosato o con un nero grigiastro. A volte, poche, ci si è detti centristi  per dissimulare una vena rivoluzionaria pronta a sgorgare se e quando ci fosse stata l’occasione propizia; altre volte, spesso, qualcuno si è posto l’aureola celeste del centrista per simulare una moderazione politica che nascondeva il veleno reazionario: la Restaurazione dell’Ancien Régime.

     

    Le parole di Stefano Fassina ci fanno ben sperare: ha capito chi è Monti e con chi sta Monti; ha detto con chi si schiera; ha parlato di ridistribuzione della ricchezza; ha capito che la classe media, in quanto tecnologicamente obsoleta, sta per essere cancellata dalla faccia della terra ecc. ecc.. Se queste sue visioni si concretizzeranno a me va benissimo.

    Mi va benissimo anche lo spostamento a sinistra del Pd come viene evidenziato sul Corriere della sera di ieri da Antonio Polito: «quello che era un “amalgama mal riuscito” di diverse tendenze (così lo definì D’Alema) è diventato una forza di sinistra ».

     

    Quello che non mi piace per niente invece è la scelta di Bersani di chiamare nella sua equipe Carlo Dell’Aringa, che solo per un soffio non entrò nel governo Monti come ministro del Welfare al posto della Fornero. Temo che il Dell’Aringa, essendo cattolico, sia più propenso a vedere gli italiani come possibili martiri da far morire di fame e di freddo per una futura gloriosa beatificazione, che vederli realizzati e felici su questa terra … ma questi sono i miei soliti pensieri deformati da un eccesso di fantasia immaginativa … vedremo.

     

    Tutti gli articoli riguardanti le Elezioni politiche 2013 li trovate QUI

     

    Leggi anche l’interessantissima  riflessione sull’argomento di  Noemi Ghetti QUI

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