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Non è per via della gloria,
Avevamo bisogno di dire: lasciateci le mani libere,
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Dal profondo della notte che mi avvolge
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l’indomabile anima mia.–
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Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato -
L’autore di questa poesia (il Moro così preferisce autografarsi) ha capito, come noi della redazione del resto, la mistificazione culturale a causa della quale P.P. Pasolini è stato divinizzato non solo come intellettuale ma anche come uomo.
«L’ho scritta
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Le vostre mani e le loro menzogne
Le vostre mani austere come pietre,
meste come nenie intonate in prigione,
massicce e enormi come animali strani,
le vostre mani simili a volti crucciati di bimbi affamati.
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Le vostre mani
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Pugni al cielo li chiami
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Si manifesta così
la fiducia nel genere umano,
tra la curva pensosa della bocca
e l’abisso dolce dei tuoi occhi nocciola.
Ti guardo, sorrido. E tremo.–
Cammini in questi giorni difficili,
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offesi -
Sanguinano le parole per farsi strada,
le mute assassine sparpagliano veli arsi
di serpenti cangianti.
Si annida nel ventre
l’urlo sdentato di un piccolo cuore fermato..
Non mi chiederà
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se sulla bomba che l’ha ucciso
c’era scritto arma -
Epistola ai poeti che verranno
Forse domani i poeti chiederanno
Perché non celebriamo la grazia delle ragazze;
chissà domani i poeti chiedano
perché le nostre poesie
erano lunghi viali da dove giungeva l’ardente collera.Io rispondo: da ogni parte si … Leggi tutto
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Non voglio
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Tutti i vostri strumenti hanno nomi bizzarri
e difficili, ma io vedo chiaro
e so che in fondo sono solamente
metri e gessetti con cui misurate
e segnate – segnate e misurate
senza stancarvi.Sfilate spilli … Leggi tutto
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Cesar Calvo (a sinitra) e Manuel Scorza (a destra)
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*Poema inedito di Manuel Scorza (Lima 1928-1983), scritto il 20 maggio 1977 nell’Hotel de Turistas di Tacna. Corretto a Parigi la notte del 21 giugno dello stesso anno. … Leggi tutto
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Il gigante dagli occhi azzurri, la donna piccolina e la madreselva
C’era una volta un gigante dagli occhi azzurri.
si innamorò di una donnina
piccolina, piccolina.
Il sogno della donna era una casina,
piccolina, piccolina,
con un giardino … Leggi tutto
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Se per i buoni uffici del signor Nuri spedizioniere
la mia città, la mia Istanbul mi mandasse
un cassone di cipresso, un cassone di sposa
se io l’aprissi facendo risuonare
la serratura di metallo: dccinnn …
due rotoli di … Leggi tutto
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C’è sempre tempo
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per morire un’altra volta
passando
dalla San Francisco
dove tutti amano tutti
presi a salmodiare
con Allen Ginsberg
O infinocchiati
in una Parigi
in cui Cèline
non trova più l’ispirazione.
Giovani fradici
che urlano
e vengono -
Questa è la mia casa
Non c’è dubbio. Questa è la mia casa
qui avvengo, qui
mi inganno immensamente.
Questa è la mia casa ferma nel tempo.Arriva l’autunno e mi difende,
la primavera e mi condanna.
Ho milioni di … Leggi tutto -
Sono da qualche parte
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concertati
sconcertati
sordi
cercandosi
cercandoci
bloccati da segni e dai dubbi
contemplando le grate delle piazze
i campanelli delle porte
le vecchie terrazze,
ordinando i loro sogni i loro oblii
forse convalescenti -
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Questa città è un inganno
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Non è possibile.
Questa città è un inganno.
Non è possibile che le palme si pieghino
a accarezzare il crine dei cavalli
e gli occhi delle puttane siano teneri
come in una Venere … Leggi tutto -
Questa lettera, scritta a Rimbaud a sedici anni, è il fondamento teorico dell’opera del poeta, e viene, a torto o a ragione, considerata il primo manifesto delle correnti simboliste e surrealiste e dei movimenti d’avanguardia letteraria che sarebbero germogliati … Leggi tutto
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Che siano Foglie d’erba
o Merda d’artista
non fa differenza.
É questione di matematica
e la matematica sbaglia
di rado.–
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La riconoscenza
viene concessa solo con la morte,
la storia insegna.
Sono qui solo per scelta?
Oppure veramente -
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Metti a tacere la tua mente… fai silenzio
Lascia che trionfi il coro polifonico del mondo
e che le sirene ammalianti, voci sommesse della natura genitrice,
ti richiamino a sé…
Spogliati delle tue riflessioni, abbandona le invadenti cadenze … Leggi tutto
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… E la storia dell’allegria non sarà
privativa, ma di tutta la baruffa
della terra, dell’ aria, della spalla e del profilo, la tosse e le
risate. Non sono più
di qui: mi sento appena una memoria
di passaggio. … Leggi tutto -
Apartheid !
Gelida forza nel Sud Africa
che colpisci per alterare la verità nera
Ma la tua forza malvagia genera
fiammate che ti annienteranno
Colpisci ! Infame Apartheid
facilitando cosi il tuo crollo definitivo
da parte di quegli uomini … Leggi tutto
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É morto oggi il grande poeta palestinese Samih Al-Qasim (11.05.1939-19.08.2014). Ecco la traduzione (un po’ veloce) di una sua poesia (Tu, nemico del Sole):
Tahar Lamri
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Perderò, forse, il mio reddito
come tu lo desideri
sarò costretto a … Leggi tutto