• Caro diario, isola dei miei pensieri, ti racconto le mie fughe dalla irrealtà

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    di Jeanne Pucelli

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    Nausea di fine anno … nausea … avete mai provato una sensazione di nausea causata da una “involontaria” scorpacciata di notizie e sollecitazioni contrastanti che vi raggiungono insinuandosi in ogni spiraglio lasciato sbadatamente aperto sul mondo?di Jeanne Pucelli

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    Virginia Raggi è una incapace! Anzi no la disegnano così!

    In Siria è stato firmato il cessate il fuoco tra il governo di Assad e i ribelli patrocinato da Putin! Ma veramente chi si ribella a quel governo sanguinario, che viene aiutato da un leader sanguinario russo, sarebbe da considerare come un partigiano della guerra civile italiana!

    C’è un nuovo governo in Italia! Ma guarda bene! È lo stesso di prima … c’è pure la Boschi!

    Mio cugino è una brava persona! Si però è un leghista che ancora si rivolge a chi è nato qualche chilometro più a sud chiamandolo “terrone”!

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    Ecco nausea … nausea di notizie, narrazioni  e informazioni che caoticamente si accavallano mettendo a prova anche il mio inossidabile sistema limbico capace, fino a poche settimane fa, di discernere, in un nano secondo, il vero dal falso. Bei tempi quando mi bastava uno sguardo per capire chi e cosa fosse verità vera e chi  e cosa invece … bei tempi… ma forse era solo un volere che fosse.

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    Uffa, si affaccia dubbio dubbioso… forse sono uscita troppo da me stessa … forse per cercare verità e certezze mi sono persa per le strade di una ambiente culturale che induce alla perdita di quel sé che sa vedere al primo sguardo… quel sé divino che mi ha sempre portato il profumo di Aletheia *, della verità vera che fa cadere gli ultimi veli che celano il reale e i suoi contenuti più profondi.

    È rimasto solo – si, giuro, quello è rimasto – è rimasto solo il cieco sentire del corpo incapace di decifrare verbalmente quei preziosi nuclei di verità che senza un pensiero compiuto si sciolgono come brina al mattino. Quella brina che prima di essere affascinata dal sole mutava gli steli d’erba stesi al margine del sentiero in diamanti.

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    Caro diario … forse la sto facendo un po’ troppo tragica … forse si tratta solo di ritrarsi nel proprio guscio affettivo, come d’altronde sto facendo da settimane ormai, e lasciar perdere quei moti compulsivi coartanti che ti impongono di discutere con colleghi, amici e familiari di ciò che in realtà non sai … che cazzo ne sai cosa passa per la capa del sindaco di Roma, che ne sai (vedi foto di obama trump)  della realtà umana dei ribelli che combattono contro Assad, che ne sai di … no su Gentiloni e del Pd renziano non ho dubbi. Come non ho dubbi neppure sulla “affettuosa” stretta di mano tra Trump e Obama. Si non ho dubbi … ma perché due persone che si odiano a morte si danno pubblicamente la mano? No, non cercate di spiegarmelo, non so che farmene della logica del politically correct.

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    Ma su molte cose che accadono nel mondo i dubbi ci sono eccome e quindi … e quindi rimetto il giudizio ad un lontano o prossimo domani, fuggo da queste “irrealtà” e vado a rinchiudermi nell’enclave dei miei pensieri più intimi e da qui, sbirciando dalle feritoie di questa mia coperta di Linus, cercherò di scorgere qualche bagliore di verità vera che si svela al mio sguardo … ora insicuro … e nauseato.

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    Se non ci sentiamo buon diario nuovo a tutti …

    J.P.

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    ® Jeanne Pucelli – 31 dicembre 2016 – Riproduzione Riservata

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    * Aletheia è una parola antica che sta a significare “svelamento” o “verità”. Letteralmente significa “togliere ciò che copre la realtà/verità”. Lethe era la fonte dell’oblio che, appunto, non permette di vedere ciò che è realmente accaduto.   

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