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Roma 23 febbraio 2016 – Mettiamo di nuovo in primo piano questo articolo perché il 12 febbraio del 2015 si è aprì a Roma il processo di primo grado per sparizione e la morte di venti italiani, negli anni che vanno dal 1970 al 1980, in America Latina, nell’ambito del Plan Condor. Plan Condor (operazione Condor) è il nome dato alla massiccia operazione attraverso la quale i governi di alcuni Paesi latinoamericani, aiutati dalla Chiesa cattolica e tutelati dagli Stati Uniti, eliminarono gli oppositori.
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di Giulia De Baudi
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Secondo la sentenza del tribunale de La Rijoa la Chiesa cattolica fu complice di crimini contro l’umanità durante la dittatura militare in Argentina tra 1976 e il 1983
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E di papa Bergoglio che ne pensa? «Faceva parte della gerarchia cattolica argentina. E la gerarchia era complice della dittatura. (…)». Repubblica 5.5.14 – La retorica dei carnefici, il segreto delle uccisioni, la forza della memoria “Perché l’oblio collettivo è la morte” Intervista all’argentina Elsa Osorio di Wlodek Goldkorn
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La Chiesa argentina è stata giudicata complice della dittatura militare nella repressione contro los rojos, dagli anni che vanno dal golpe militare del 1976 al 1983. Nello specifico dell’ultima sentenza, l’istituzione religiosa risulta collusa con i militari Luciano Benjamín Menéndez, Luis Fernando Estrella e Domingo Benito Vera, assassini dei sacerdoti Carlos de Dios Murias e Gabriel Longueville. I due preti, che appartenevano al Movimiento de Sacerdotes del Tercer Mundo, – nato da una costola del movimento evangelico Teologia della Liberazione – nel luglio del 1976, furono sequestrati nella loro chiesa, torturati e uccisi.
Gli assassini sono stati condannati all’ergastolo un paio di mesi fa, da un tribunale de La Rioja, provincia del Nord del Paese. Le motivazioni della sentenza, pubblicate in questi giorni, puntano il dito contro la Chiesa Cattolica considerata complice della dittatura militare che fece scomparire 30.000 giovani argentini.
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Jorge Videla, fedele Soldato della Chiesa
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Nella sentenza di condanna per i responsabili militari della zona, i magistrati hanno chiarito che esisteva in tutto il paese un piano del regime in collaborazione delle alte gerarchie ecclesiastiche per eliminare i preti scomodi: «Non si trattò di fatti isolati e fuori dal contesto o attuati per moventi particolari. Al contrario, chiaramente, l’assassinio di Murias e Longueville dev’essere interpretato e compreso precisamente en nel contesto di un piano sistematico di eliminazione di oppositori politici (…) Murias e Longueville facevano parte de un gruppo de la Chiesa considerato ‘nemico’ e ‘bersaglio’ (…) Certamente i membri del popolo di Dio, così come la società argentina in generale, si aspettano da un’istituzione così significativa come la Chiesa cattolica, un atteggiamento di più nitido e chiaro ripudio dei meccanismi e di chi, in un modo o nell’altro permise e consentì la realizzazione di fatti gravissimi come quelli che giudichiamo adesso». Questo è ciò che si legge nelle motivazioni della sentenza. (Leggi qui l’articolo su Pàgina/12-El Pais)
Nel novembre del 1975, durante una visita alla base aerea de Chamical, nella zona di La Rioja, il provicario castrense Victorio Bonamín disse che il popolo, ribellatosi allo sfruttamento disumano dei latifondisti, aveva commesso peccati talmente gravi che si potevano redimere solo con il sangue. Questo era il clima che si respirava in quegli anni.
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Gli appartenenti al Movimiento de Sacerdotes del Tercer Mundo assassinati
Durante la dittatura (preparata sin dagli anni cinquanta, come scrive HoracioVerbitsky, nel suo libro ‘L’isola del silenzio, dalla Chiesa cattolica argentina, in combutta con l’Opus dei, P2, potere economico, militari, politici) i preti progressisti, che idealmente avevano aderito alle istanze democratiche della Teologia della Liberazione, si trovarono non solo a dover contrastare i terratenientes (latifondisti) e i militari, ma anche “l’indifferenza” della loro stessa gerarchia.
In realtà nella storia del Sudamerica i militari furono solo degli esecutori. I mandanti furono, come scrive John Perkins nel suo libro Confessioni di un sicario dell’economia, coloro che stavano all’apice di un sistema creato per lo sfruttamento delle risorse umane e naturali: finanza, corporation, Chiesa cattolica.
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Nella didascalia accanto alla foto: Il papa Giovanni Paolo II con il generale Gualtieri
e L’ammiraglio Jorge Anaya nel 1982
in una visita durante la guerra delle Malvianas
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Secondo i giudici che hanno dettato la storica sentenza, José Camilo Quiroga, Jaime Díaz Gavier y Carlos Julio Lascano, la scomparsa dei due preti della provincia di La Rioja, non fu «un fatto isolato», ma «parte di un piano sistematico di eliminazione degli oppositori politici». I sacerdoti Carlos de Dios Murias e Gabriel Longueville «facevano parte di un gruppo della Chiesa considerato nemico» e pertanto dovevano essere eliminati.
La Chiesa, secondo la sentenza, sapeva e lasciò fare. Nel giro di poche settimane, tra luglio e agosto del 1976, furono assassinati in provincia di La Rioja anche monsignor Pedernera e il vescovo Enrique Angelelli. In questo modo la Chiesa decapitò la cupola del pensiero evangelico cattolico dell’area.
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Woytjla “il santo” sempre in compagnia di Gualtieri,durante la sua vista in Argentina
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La Chiesa di Roma, scrive il giornalista argentino HoracioVerbitsky, non fu solo complice passivo della tragedia dei desaparecidos, ma autore attivo: «Laghi (il nunzio apostolico del Vaticano in Argentina N.d.R.) non agiva di sua iniziativa. La santa sede appoggiava la relazione speciale tra il suo ambasciatore e Massera”. (L’isola del silenzio)
«… i valori cristiani sono minacciati dall’aggressione di una ideologia che è rifiutata dal popolo. Per questo ognuno ha la sua quota di responsabilità, la Chiesa e le Forze Armate: la prima sta inserita nel Processo e accompagna la seconda, non solamente con le sue preghiere, ma anche con azioni in difesa e promozione dei diritti umani e la patria …» (Nunzio papale, Monseñor Pío Laghi, 27/06/76)
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L’ambasciatore americano Raul Castro
e il Nunzio Apostolico Pio Laghi,
assitono spensierati a una partita di tennis a Buenos Aires
(1978)
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Quando, durante un incontro con il papa, Massera goffamente si scusò perché gli squadroni della morte avevano assassinato alcuni sacerdoti ed alcune suore a Buenos Aires, Paolo VI, visibilmente impacciato, rispose che si trattava di «episodi superati».
Inoltre la Chiesa argentina in combutta con CIA Forze Armate , Aviazione e Marina, preparò il golpe criminale. Fu sempre la Chiesa cattolica a prescrivere ai militari le modalità di assassinio dei prigionieri politici, che venivano gettati dagli aerei ancora vivi; la Chiesa cattolica, attraverso i propri cappellani militari, convinse i marinai reticenti e angosciati, a torturare e ad uccidere i desaparecidos, facendo dire loro dai preti in divisa militare che «separare l’erba buona da quella cattiva» era un precetto biblico da applicare senza nessun timore.
In Argentina, dagli anni cinquanta in poi, prelati, cardinali, vescovi, papi, fecero a gara per incoraggiare l’odio verso i ‘sovversivi’, tra i quali, come dice la sentenza dei giudici di La Rijoa, vi erano numerosi religiosi che appartenevano in gran parte ai movimenti popolari cristiani che volevano che il messaggio evangelico evocato dal Concilio vaticano secondo si tramutasse in giustizia sociale. Teologia della liberazione Montoneros, Movimiento de Sacerdotes del Tercer Mundo, furono alcuni dei movimenti cattolici nati in quegli anni.
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Le due religiose francesi Alice Domon e Léonie Duquet,
fotografate all’E.S.M.A. dopo il loro sequestro
e prima di venire torturate, uccise e fatte sparire
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Chiesa cattolica, potere economico, militari, politici, Cia, dalla fine degli anni cinquanta, prepararono la logistica, indottrinarono e addestrarono i loro uomini con un fine preciso e lucido: eliminare la parte migliore del paese che, secondo loro, voleva: «… sovvertire l’ordine cristiano, la legge naturale o il progetto del Creatore».
Per fare questo la Chiesa argentina, appoggiata dalle gerarchie vaticane, al grido di “Dio è giusto”, non esitò a legittimare, la tortura, gli assassinii, e le sparizioni di migliaia di esseri umani: «Quando la Chiesa si sente minacciata nella sua stessa esistenza, cessa di essere soggetta a principi morali. (…) tutti i mezzi sono benedetti: inganno, tradimento, violenza, prigionia e morte», questo è ciò che facevano imparare a memoria a preti e militari nei corsi di ‘Guerra controrivoluzionaria’, dove molti docenti erano dei prelati cattolici.
«A volte, la repressione fisica è necessaria, è obbligatoria e come tale lecita» (Monsignor Miguel Medina, aprile 1982).
I giudici ricordano che le autorità ecclesiastiche argentine non mossero un dito per fermare la carneficina neppure davanti alle persecuzioni sofferte dai sacerdoti vicini ad Angelelli, scomparso in un misterioso incidente automobilistico, considerato poi un assassinio, mentre trasportava i documenti che informavano sulle persecuzioni e che sono serviti oggi come prova nei processi.
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Mons. Tortolo con Videla e Gualtieri
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Página 12, il quotidiano progressista di Buenos Aires che segue con attenzione i processi contro i criminali della dittatura, ha rivelato tempo fa dell’incontro tra i vertici della Conferenza Episcopale argentina e l’allora dittatore Jorge Videla, nel 1978. In quell’occasione, quando si parlò dei desaparecidos, il cardinale Juan Aramburu commentò che «il problema è cosa rispondere perché la gente smetta di fare supposizioni». Quindi il problema non stava negli assassinii di massa ma come nascondere la verità sui desaparecidos.
A quanto pare il rapporto ambiguo tra Chiesa cattolica e dittatura continua ad esistere. I giudici sostengono nella loro sentenza che ancora adesso le autorità cattoliche hanno «un atteggiamento reticente» verso chi vuole scoprire i crimini. Lo stesso parroco della parrocchia in cui furono sequestrati i due sacerdoti assassinati ha tentato di impedire l’ingresso nella sua chiesa ai giudici, sostenendo fossero in corso «esercizi spirituali», nonostante la visita fosse stata ampiamente annunciata.
Scrivono i giudici nella sentenza: «I membri del popolo di Dio, così come il resto della società argentina si aspettano oggi da un’istituzione cosi importante come la Chiesa cattolica un ripudio chiaro e nitido a chi permise che si perpetrassero i gravissimi crimini che conosciamo». Se i giudici fanno questo appello significa che la Chiesa cattolica vuole continuare a coprire i propri crimini in tutti i modi possibili. Inoltre, come per i mafiosi italiani, la Chiesa non ha mai scomunicato i criminali argentini.
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«I membri della Giunta Militare saranno glorificati dalle generazioni future» (Monsignor Bonamín, marzo 1981).
15 febbraio 2013
Desaparecidos : articoli correlati
Leggi un articolo che parla delle complicità italiane nel Plan Condor
F paolo
16 Maggio 2014 @ 17:28
Unico modo per sperare in un mondo migliore: Sbattezzo!
pierluigi
16 Maggio 2014 @ 19:04
Era evidente già dagli ultimi giorni del papato LUCIANI, proprio negli ultimi due giorni di vita dovette incontrare ufficialmente VIDELA accompagnato dal Card. LAGHI ed altri alti prelati argentini e venne messo al corrente di quanto era successo e su come avevano fatto a eliminare i così detti “desaparecidos”; il Papa sconvolto lasciò subito l’incontro adducendo motivi sanitari, ci sono filmati pubblicati al riguardo. “Il Fatto Quotidiano” ne scrisse qualche cosa nell’agosto di due anni fa.
Redazione
17 Maggio 2014 @ 07:12
Pierluigi mi potresti mandare qualche link su ciò che dici a questo indirizzo email igiornielenotti@yahoo.it. Mi faresti una grande cortesia perché li potrei confrontare con i miei documenti.
Grazie comunque per l’attenzione a te a e tutti i lettori, questo articolo in pochi giorni è stato letto da 10.375 persone.
Giulia D.B.
B.
19 Maggio 2014 @ 14:09
Papa Luciani e’ stato uno degli UNICI Papi ad esser degno della carica.
Ed infatti, lo hanno sistemato.
Maddalena
16 Maggio 2014 @ 21:58
Quando Woytila fu incoronato papa, in prima fila c’era Pinochet, dittatore osceno del Cile che incontrò Videla, suo omologo in Argentina. Come può un cristiano accettare la presenza di questi ed altri loschi figuri se non è colluso?
agatino giuffrè
17 Maggio 2014 @ 04:49
la storia ci insegna che ovunque il potere temporale della Chiesa sia stato esposto a pericoli, questo ha reagito rendendosi complice delle dittature più feroci. L’esempio lo abbiamo avuto anche durante la guerra civile spagnola dove la Chiesa si schierò decisamente con Francisco Franco. D’altra parte dobbiamo sottolineare un’altra Chiesa presente in alcuni stati del centro America che versò u contributo di sangue a favore della lotta con il popolo. Costoro furono apertamente avversati e ammoniti severamente dal “santo” Giovanni Paolo II
Eliozot
17 Maggio 2014 @ 09:49
L’uomo crede in dio perchè non crede nell’uomo. La religione è solo una faccia della cupola del potere che ha assoggettato e tiene ancora in scacco l’umanità.
paco
17 Maggio 2014 @ 12:14
Non bisogna spaventarci come credenti, il mando va da sempre così.
Se da un lato, i fatti descritti, ci mostra come la gerarchia ecclesiastica possa essere collusa, corrotta e condizionata dalla ragion di stato alla stregua di tutti i poteri mondani, dall’altro mostra che, se pur minoranza, ci sono stati autentici cristiani che hanno pagato col martirio la loro testimoniaza cristiana.
Daltra parte è sempre una minoranza che muove le coscienze e si batte fino all’estremo sacrificio, per essere a fianco degli ultimi e coerenti con l’insegnamento evangelico.
Massimo
18 Maggio 2014 @ 21:48
Bravi ragazzi, gran bell’articolo.
Vi aggiungo un motivo di riflessione.
Visto che Ratzinger venne fatto papa molto frettolosamente perché rischiava di essere incriminato dalla giustizia USA come mandante dell’occultamento delle prove contro i preti pedofili (i papi sono capi di stato e godono dell’immunità diplomatica), leggendo questo articolo… Non vi viene da pensare che anche il buon Bergoglio potrebbe essere pesantemente invischiato nei fatti dell’epoca e quindi la sua papizzazione sia servita ad immunizzarlo?
Caterina frollini
18 Maggio 2014 @ 23:19
Non ti preoccupare non c è bisogno di sbattezzarsi il vero Dio non ha nulla a che fare con loro ed i loro riti pagani.questa è gente che non si è fatta scrupolo neanche di cambiare le parole della Bibbia.dove non erano in linea coi loro interessi .Un grande scrittore tedesco preromantico Heine scrisse in un un suo libro che San Pietro era stata costruita sui peccati Dell umanità. GESÙ li chiamò operatori di illegalità. Quindi che c’entrano loro con Gesù ed il Padre Suo Geova o James come lo si voglia tradurre in Italiano?
Caterina frollini
18 Maggio 2014 @ 23:22
Volevo dire Javeh o Geova sono lo stesso nome come Carlo e Charles o Jeremy o Geremia.
Caterina frollini
18 Maggio 2014 @ 23:54
Non pensate che le vite spezzate da questi infami si siano perse e basta.Giovanni riferisce le parole di.Gesu :non vi meravigliate di questo poiché verrà il giorno in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative ne verranno fuori .Si saranno risuscitati sulla terra ‘restaurata ,il paradiso terrestre.Con la loro morte hanno assolto il loro debito ricevuto da Adamo e.L’Agnello li condurrà alle acque della vita eterna e in quel giardino non ci sarà posto per nessun.impostore ,ladro,assassino,prepotente .né bugiardo.Ora quindi loro ci saranno, spetta a noi chiederci cosa vuole Dio da me per potermi dare questo dono meraviglioso della vita eterna su una terra paradisiaca?la risposta c’è .Lla sa dare solo la vera organizzazione di.Dio.che opera su tutta la terra ed è l’unica neutrale.jw.org è il sito per approfondire quale è il pensiero di Dio e.comprendere che cosa significa essere cristiani,veri e quindi Suoi amici.
Redazione
19 Maggio 2014 @ 11:24
Ho letto i commenti di Caterina in cui ho riscontrato alcune inesattezze forse dovute al suo zelo religioso, e vorrei intervenire sull’argomento.
Per quanto riguarda lo “sbattezzo” di F. Paolo sono d’accordo sulla sua poca utilità ma non i motivi di cui parla Caterina ma semplicemente perché è come dare a questi riti apotropaici un senso e un valore che assolutamente non hanno. Un po’ d’acqua lustrale in testa non cambia l’essenza umana del neonato checché ne dica Bergoglio con i suoi stupidi proclami razzisti “«Non è una formalità! È un atto che tocca in profondità la nostra esistenza. Non è lo stesso, un bambino battezzato o un bambino non battezzato: non è lo stesso. Non è lo stesso una persona battezzata o una persona non battezzata».
Per quanto riguarda Gesù mi dispiace deludere Caterina ma, a parte le varie agiografie che narrano dell’esistenza di questo fantomatico Gesù , non esiste una fonte storica coeva che ne documenti l’esistenza. Jiavèh, Geova, Elohim, Dio ecc. non sono altro che nomi usati per rappresentare una divinità esistente tanto quanto Superman e Spiderman. La leggenda di Giovanni evangelista (che essendo morto nel secondo secolo d.C. non può aver certo udito le parole di un fantomatico Gesù) narra che egli ricevette le indicazioni direttamente da Dio che gli disse cosa scrivere sotto dettatura . La leggenda della stesura del Vangelo è identica a quella della composizione del corano da parte di Maometto: entrambi ricevettero da Dio la dettatura dei loro libri. Alcuni psichiatri hanno parlato di allucinazioni uditive, altri di paraculaggine acuta. Scegli tu Caterina. Ma, ritornando seri, vorrei dirti cara Caterina che ‘ste storie del paradiso e dell’inferno, di chi ci andrà e di chi non ci andrà, servono solo per non far pagare sulla terra i delitti a questi uomini, ecclesiastici e civili e militari, che si sono macchiati di questi orrori. Un ultima cosa: se mi posso permettere vorrei dire a Caterina di usare la mente per pensare e non per credere. Ma d’altronde come F. Paolo è libero di sbattezzarsi, Caterina è libere di credere a ciò che vuole, d’altronde sta in buona compagnia: Videla era religiosissimo.
Giulia D.B.
Salander
19 Febbraio 2015 @ 13:29
lo storico Flavio Giuseppe cita Gesù, ed è una fonte coeva.
La psichiatria non è una scienza esatta.
Bergoglio ha aiutato alcuni preti ad uscire dall’Argentina affinchè non fossero catturati dall’Esma.
Giulia
19 Febbraio 2015 @ 17:04
Credere non è pensare caro Salander … se preferisci credere all’agiografia bergogliana accomodati pure
… in questo articolo io parlo con dati certi non di fantasie.
E’ la sentenza del tribunale che parla di compromissioni
della chiesa con gli assassini di regime, e Bergoglio
faceva parte della gerarchia ecclesiastica durante il genocidio.
Gerarchia ecclesiastica che scriveva che lui era
molto zelante nella lotta contro i preti di sinistra.
Perché non denunciò al mondo intero ciò che stava accadendo?
Mi mandi la citazione di Flavio così me la studio
per cortesia non vorrei che fosse un po’
come la storia del tuo eroe argentino.
Ho Visto chi era Flavio A) essendo nato nel 33
non è coevo
B) ha scritto sul fantomatico Gesù
almeno 30 anni dopo la sua presunta morte.
C) non è uno storico perché parla di resurrezione
e quindi è un credente .
poi che sia esistito un certo Gesù
e che sia stato giustiziato può anche darsi .
Ma allora era uno schiavo perché la crocefissione
era solo per gli schiavi ed era talmente infamante
che fino al IV sec. non fu rappresentata
con un uomo inchiodato sopra.
La prima rappresentazione sta un portone della Chiesa
di Santa Sabina a Roma datato circa 370 d.C
Paolo
24 Febbraio 2016 @ 12:22
Flavio Giuseppe non è coevo di Gesù che pubblicò le sue Antichità giudaiche nel 93 d.C.. Ad ogni modo stai parlando del passo identificato come “testimonium flavianum”, che è stato riconosciuto da tempo come un’interpolazione successiva dei copisti cristiani per la maggior parte del brano, se non del tutto.
Dalla Redazione
24 Febbraio 2016 @ 20:06
scusa Paolo ma non capiamo a cosa ti riferisci ,
Redazione
uilliamuallcae
25 Febbraio 2020 @ 23:03
Fare qualche buona azione per coprire centinaia di crimini non assolve dalle proprie responsabilità. Anzi, rende complici.
Barbara
23 Febbraio 2016 @ 16:56
Io mi sono sbattezzata perché non voglio fare numero, non voglio che il mio nome risulti tra gli appartenenti alla cosiddetta Santa Romana Chiesa. E’ anche sulla base di quei numeri che la chiesa si permette di intervenire su temi che riguardano la vita civile, appellandosi alle cifre del “popolo cattolico”. Ecco, io non ci sto, non voglio che vengano proposte e firmate porcate in mio nome. Per questo invito tutti a sbattezzarsi.
Massimo
19 Maggio 2014 @ 17:20
Brava Giulia, complimenti per l’equilibrio nella risposta (non facile perché spesso nei dialoghi su questi argomenti si tende a perdere la pazienza).
Per amor di completezza dell’informazione aggiungerei che secondo molti studiosi, tutti gli dei di cui si narra nella letteratura antica (a partire dai sumeri in poi, inclusa la bibbia, raccontano più o meno tutti la stessa storia), non sono altro che i più importanti esponenti della razza aliena che in tempi remoti colonizzò la terra per estrarne oro e creò in provetta la razza umana per avere manodopera a buon mercato.
Qusta teoria, per quanto difficile da accettare, ha il non trascurabile pregio di mettere d’accordo creazionisti ed evoluzionisti.
Giampiero
21 Maggio 2014 @ 07:39
Ho letto il dibattito sulle credenze religiose e marziane e vorrei anch’io vorrei esprimere un mio giudizio suffragato dalle ricerche del grande giornalista Giulietto Chiesa capostipite del giornalismo borderline , colui che scoprì che furono i servizi segreti americani a far crollare le torri gemelle.
In verità, come affermano anche eminenti esponenti della tribù Crow, fu il grande Manitù a generare con Pelle di Luna, una squaw della tribù dei Piedi Neri figlia del capo Gerontico, la stirpe degli dei. Riguardo al ramo dinastico che strinse il patto con i popoli semiti – che si come dice Massimo, furono creati in provetta per avere manodopera a buon mercato, (vedi The brave world di Aldous Huxley) – ci fu un certo dio ineffabile che traeva il suo nome dal genitivo di Zeus (vedi Wikipedia) che, come fece il padre delle divinità greche, si ingroppò una mortale e da questa copula semidivina nacque un certo Gesù, che precorrendo i tempi fondò, con alcuni suoi amici, una comune gay. Il padre noto per la sua visione patriarcale e quindi omofobo, ma geloso del suo rapporto privilegiato con Giovanni, (vedi L’ultima cena di Leonardo) decise di sopprimere il ragazzo. Questa è la vera storia del popolo documentata.
Giampy
Turs Lares
27 Febbraio 2015 @ 14:56
E’ un errore pensare che ci siano differenze tra la teoria e la pratica del cristianesimo, se lo si analizza a livello filosofico appare chiaro che trattasi di ideologia oppressiva,misogina,omofoba,antiprogresso,liberticida,ecc, tesa all’annichilimento della libertà per asservire l’umanità ad ogni potere. La stessa idea di “essere superiore” pianifica l’asservimento proprio a questa presunta superiorità.
Redazione
28 Febbraio 2015 @ 08:44
Mi fa piacere che Turs Lares scriva queste parole. Due frasi brevi e concise che da sole raccontano la storia del cristianesimo dal momento in cui, dall’Editto di Tessalonica, (http://it.wikipedia.org/wiki/Editto_di_Tessalonica ) il potere temporale e la Chiesa si uniscono fondando la teocrazia cristiana. Da quel momento in poi i deliri dei padri della Chiesa divengono legge.
Giulia D.B.
Franco
28 Febbraio 2015 @ 13:27
Carlo “santo subito” Woitila, nel suo discorso della valle dei templi ebbe il “coraggio” di attaccare la MAFIA….mi domando cosa lo abbia trattenuto dal riservare lo stesso trattamento a Pinochet e Videla…?
Redazione
28 Febbraio 2015 @ 17:44
si Franco e lo ha fatto anche Bergoglio ma sia quelle di Woytjla che quelle di questo papa sono parole vuote … leggi questo articoletto http://www.igiornielenotti.it/?p=27695
G.D.B.
mauro sensi
22 Febbraio 2017 @ 18:39
L’uomo e’arrivato al parossismo quando si ritiene sopra la sapienza divina. Nelle lettere qui sopra elencate ci sono non solo inasatteze ma un pattume di pettegolezi esagerati. Sia Giovanni Paolo ll che papa Francesco hanno sempre agito per il benessere dell’umanita’. Acciocche perche’ non spendete tempo a fare meno polemiche se non sapete come stanno I fatti in realta’; inoltre anche la chiesa e’ composta di esseri umani che possono sbagliare anche se in buona fede. La Chiesa unversale anche se a volte mal diretta dai suoi membri rimane depositaria di fede in Cristo. Coloro che non credono dovrebbero evitare commenti diretti all’insegnamento evangelico!
Dalla Redazione
27 Febbraio 2017 @ 09:26
M.S. le risponderò a breve con un articolo che scriverò per lei e per quelli come lei che ritengono legittime credenze religiose che altro non sono che “difetti di pensiero”
G.D.B.
LAURO chieregatto
17 Gennaio 2018 @ 08:04
Quando Gesù sulla croce disse al ladrone: “Sarai con me in paradiso”, oggi, con il ragionamento dell’articolista, sarebbe lecito pensare che difendeva i ladri e gli assassini e quindi era colluso?
Dalla Redazione
17 Gennaio 2018 @ 09:00
Lauro ti risponderei volentieri come rispondeva l’impiegato dell’ACI a Verdone in un suo film , ma nonostante l’insulsaggine di questo commento, come diceva Totò, “mi astengo”. Vai a rompere i coglioni da un’altra parte, vai Lauro vai caro , vai, e vaiiii.
Giulia
a dimenticavo .. senti caro non scrivere più, è inutile , sei già inserito nella lista SPAM, by by
Piersilvio
6 Aprile 2024 @ 14:34
Buongiorno, sono capitato per caso su questo articolo e vorrei segnalare un banale errore di battitura (così mi pare) e un periodo non chiaro e/o impreciso.
La didascalia della foto dell’incontro tra Gualtieri e papa Wojtyła è corretta nell’originale spagnolo (Juan Pablo II) ma nella traduzione italiana diventa Giovanni Paolo VI.
Il periodo sotto la foto dell’ambasciatore americano e del nunzio apostolico a una partita di tennis non è formulato chiaramente e contiene un errore. Direi che Paolo VI dovrebbe essere corretto in Giovanni Paolo II. Anche così però il senso non mi pare chiarissimo. Massera si scusa ma il papa a cosa risponde? Sostituirei ‘rispose’ con ‘gli disse’ o, meglio ancora, con ‘sorvolò affermando’.
Detto questo, grazie per il contenuto dell’articolo.
Buon lavoro.
Piersilvio
Dalla Redazione
8 Aprile 2024 @ 09:10
Grazie per l’attenzione e per le correzioni: abbiamo corretto l’errore (Giovanni Paolo II; per quanto riguarda invece Paolo VI è giusto perché Wojtyla fu eletto papa nell’ottobre del 1978 quindi due anni e mezzo dopo il golpe in Argentina. Paolo VI incontrò Massera in Vaticano il 26 ottobre 1977;: lo scrive Horacio Verbitsky nel suo libro L’isola del silenzio (edizioni Fandango – 2006 Roma – pagina 72) e a proposito dell’assassinio di alcuni sacerdoti ed alcune suore a Buenos Aires, Paolo VI, alle preoccupazioni espresse da Massera, rispose che si trattava di «episodi superati» chiudendo così il discorso. Per capire gli stretti legami tra Vaticano e i militari golpisti il libro di Vertbisky è molto importante.
Giulia De Baudi