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Se mi chiamassi, sì,
se mi chiamassi!
Io lascerei tutto,
tutto io getterei:
i prezzi, i cataloghi,
l’azzurro dell’oceano sulle carte,
i giorni e le loro notti,
i telegrammi vecchi
e un amore.
Tu, che non sei il mio amore,
se mi chiamassi!
E ancora attendo la tua voce:
giù per i telescopi, da una stella
attraverso specchi e gallerie di anni bisestili
può venire. Non so da dove.
Dal prodigio, sempre.
Perché se tu mi chiami
sarà da un miracolo,
ignoto, senza vederlo.
ipazia e ..........bakunin
16 Febbraio 2014 @ 18:55
la casa vuota
vado alla casa dove non vivremo
a guardare i muri che non si alzeranno.
Passeggio per le stanze
e apro le finestre
perché entri il Tempo di Ieri invecchiato.
Se vedessi!
Tra le buganvillee
stancamente giocano
i figli che mai avremo.
Io li guardo. Loro mi guardano.
Il mio cuore fuma.
Questo è il luogo
in cui il mio cuore fuma.
E a quest’ora,
nel balcone, zitta,
io so che anche tu muori
e pensi a me fino a dissanguarti.
Anch’io penso a te.
Ascoltami, ovunque tu sia:
da questa ferita non esce soltanto sangue:
me ne esco io.
manuel scorza( imprecazioni e addii)
XXX
17 Febbraio 2014 @ 08:47
bella … e tragica …
Grazie
GDB
La pubblichiamo stasera