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Bevo la vita, la vita, a sorsi lunghi
come un divino vino di Falerno,
posando in te il mio guardare eterno
come le foglie fanno sopra i laghi…
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I miei sogni ora son più vaghi,
il tuo guardare in me oggi è più dolce…
E la vita adesso non è il rosso inferno
tutto di parvenze tristi e di presagi.
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La vita, Amore mio, voglio viverla!
Nella stessa coppa, alzata nelle tue mani,
avremo bocche unite a berla.
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Che importano il mondo e le illusioni defunte?
Che importano il mondo e i suoi orgogli vani?
Il mondo, amore? … Le nostre bocche giunte!
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