• Il caso della sparizione di Ernesto Valerio – Report giornaliero «È vivo, e non era scontato»*

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    Castiglione delle Stiviere – 19 dicembre 2017, ore 18

     

    «Ernesto è tornato a casa: “esaurimento nervoso e pressioni da persone cattive”» trovo scritto su www.primadanoi.it/news.

     

    La moglie Giulia, intervistata davanti la caserma dei carabinieri, ha parlato a La Gazzetta di Mantova dichiarandosi “sotto shock”.

    Riporto le sue parole che ho trascritto  «Lui ha avuto fondamentalmente un esaurimento nervoso» e penso: era tanto tempo che non sentivo definire così un sintomo psichico causato «da una overdose di impegni e di tecnologia».

    Comunque, penso, la cosa importante è che lei, la moglie, sia «felice» come ha detto ai microfoni, e che Ernesto Valerio sia «vivo, e non era scontato».

     

    Tutto è bene ciò che finisce bene, quindi anche se, in effetti,  la sua esistenza in vita non è stata mai messa in dubbio, come sta scritto in  www.primadanoi.it/news. «Da quanto si è poi saputo, i carabinieri dopo aver visionato le telecamere erano riusciti a ricostruire i movimenti di Ernesto, escludere diverse ipotesi peggiori, e sapere che era salito su un treno per Torino per poi raggiungere con i mezzi pubblici Barcellona».

     

    Colpa del cellulare che causava troppe discussioni, ha voluto staccare e l’ha gettato in mare

     

    «Mio marito è stanco. – dice la moglie – Sotto choc. Pesantemente sotto choc. Ha voluto staccare ma lo ha fatto in modo troppo forte. Troppe pressioni su di lui. Il telefono era diventato un’ossessione e il motivo di nostre frequenti discussioni. Ma ci sono tante cose da vedere. Lui è vittima di se stesso ma anche di qualcun altro».

     

    Tutto queste «pressioni da persone cattive» secondo quanto riporta «La Gazzetta di Mantova che ha seguito il caso fin da subito» avrebbero spinto il Valerio a fuggire dai propri affetti senza lasciar traccia di sé, a tagliarsi i capelli, a regalare i propri vestiti ad alcuni senzatetto per non farsi riconoscere, a gettare in mare il cellulare – non per far perdere le proprie tracce come potrebbe pensare un malpensante – ma semplicemente «per non sentirlo squillare» ... si vede che non riusciva a spegnerlo, capita anche a me a volte, e quando uno fondamentalmente ha un esurimento nervoso…

     

    Il ritorno

     

    Con un suo amico intimo – che fu suo testimone di nozze – ha fatto il viaggio di ritorno fino a «Genova dove Ernesto ha incontrato i genitori che lo aspettavano per portarlo a casa dove è arrivato all’una di notte.»

    Finisce così l’angoscia della moglie Giulia Cavicchini, e l’ansia dei genitori e dei tanti amici ed amiche che hanno «sperato che nulla di grave fosse accaduto». E ora, a vedere la felicità della moglie, sembra veramente che nulla sia accaduto.

    Ora tutto ritornerà come prima dell’esaurimento nervoso e si spera che tutte quelle «pressioni da persone cattive» finiranno così come l’overdose di tecnologia che come ben sappiamo è causa di stress emotivi che portano le persone normalissime a quel «comportamento assolutamente non normale» di cui la moglie ha parlato durante l’appello nella trasmissione Chi l’ha visto?

     

    Ora, coerentemente, si dovrà far luce su quelle «Parole pesanti – di Giulia Cavicchini  – che inducono a pensare che ci sia dell’altro». Così dicono i giornali …

     

    Giulia D.B.

     

    *Le frasi tra parentesi «» sono state tutte trascritte o da www.primadanoi.it/news oppure dall’intervista video pubblicata dalla Gazzetta di Mantova (leggi qui)

     

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