il mio viaggio verso te …
Le voci nere della notte
no non guidavan, ora,
né viaggio né memoria.
Al di là l’ultimo ponte,
e, oltre l’agonia notturna.
Seme di nuovo giorno
empio inarcava i fianchi –
… intanto umori nuovi
scioglievano la brina.
–
Ai lati di quel mondo
i draghi dell’asfalto,
domati ormai dal sonno,
dormivano guardinghi
con l’occhio spento
il cuor di ferro freddo
sognando suon di vento
tra l’erba o fra canneti.
–
Passare in mezzo a loro,
percorrere la strada,
non era più tornare,
per annullare lui…
il tempo conosciuto…
guardavo nello specchio:
la mano della mente
tracciava nuovi segni
ridipingendo il volto.
–