“Libri che insegnano che i mariti hanno il diritto di picchiare le mogli, che le donne sono inferiori e che non devono nutrire PARTICOLARI AMBIZIONI: è quanto gli ispettori scolastici hanno rinvenuto in diverse scuole islamiche inglesi. Suscitando non poche polemiche.”
Corriere.it – 17 novembre 2017
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di Gian Carlo Zanon
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Face book è senza dubbio un valido mezzo per studiare l’umano: basta aver pazienza e qualche caso clinico salta fuori quando meno te lo aspetti. È come stare in riva a quel fiume del famoso proverbio orientale … dopo un po’ se hai pazienza vedrai passare persone disturbate. Il mezzo usato protegge questi individui, e loro si sentono liberi di esprimere i loro reconditi pensieri. Heidegger, il creatore del pensiero nazista, direbbe che esprimono “l’autenticità dell’essere”. E, a volte, quando le condizioni lo consentono, l’essere umano malato esprime il proprio autentico pensiero e si comporta autenticamente … come facevano i nazisti, appunto. E quindi tu stai lì ad aspettare in riva al fiume di parole che scorre su face book e loro spuntano in tutta la loro pericolosa autenticità.
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In questi due giorni mi sono dedicato a uno di questi autentici esseri che il 29 novembre scorso, aveva postato un suo commento sul gruppo FB Radio3 la nostra radio preferita. Io ero lì e l’ho visto scorrere. Pare che il tipo, da quanto scrive, purtroppo, si occupi di psiche. Il tipo – che per comodità e anonimato chiamerò Antò Facaldo – si esprimeva da par suo a proposito di un intervento di uno psichiatra – definito da qualcuno del gruppo spocchioso – che nella trasmissione di Radio3 Prima pagina era intervenuto presentandosi così: «sono uno psichiatra, conosco il mondo e la gente». Non mi sembra che abbia detto alcunché di male, gli psichiatri devono necessariamente conoscere il mondo inteso come società e la gente intesa come realtà umana.
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Antò Facaldo aveva esordito così (le frasi fra virgolette sono copiate dal sito): «Davvero di grande qualità le telefonate di oggi. Dallo psichiatra che finalmente smonta l’ipocrisia di chi afferma che la scarsa natalità dipenda da ragioni economiche e sociali, quando noi del settore sappiamo bene che invece sono di carattere psicologico, alla signora che evidenzia le enormi contraddizioni di una legge, quella dello ius soli, che dà la cittadinanza anche ai figli di chi, quasi esclusivamente musulmano, non ha nessuna voglia di insegnare loro a parlare in italiano, perpretando regole e tradizioni che non favoriscono certo una vera integrazione con il popolo italiano ma che anzi ne determinano la frattura.»
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Voi capite che presentando così il povero psichiatra non mi restava che un pensiero: questo medico NON conosce il mondo e la gente. Ma il tono da imbonitore razzista del Antò Facaldo che, trincerandosi dietro «quel noi del settore sappiamo bene» avvalorava la tesi che escludeva la portata sociologica del problema, mi insospetti’…
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Quindi dopo un intervento in cui dicevo
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«Gian Carlo Zanon: Ma chi era questo geniaccio di psichiatra, roba da dargli il premio Nobel per la medicina alternativa e per il razzismo … io non ho seguito e quindi non posso giudicare ma se ha detto queste cose … (…) no dai, ditemi che non è vero… voi (plurale maiestatis) sapete bene che i figli non si fanno per ragioni psicologiche? E allora il calo delle nascite in Italia dipende da quello… gli italiani sono diventati tutti FIGLIOFOBI? me fermo qui perché veramente a volte mi sembra di stare su una altro pianeta … ma forse sono quelli che sparano ‘ste c….. cose che vivono ai confini della realtà… e scusate la veemenza …»
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Al quale l’Antò Facaldo rispondeva stizzito
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«Antò Facaldo : Razzismo? Oh, meno male! Ero in pensiero. Finora ancora nessuno aveva pronunciato la parolina magica che tutto spiega e tutto aggiusta…»
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…. sono andato sul Podcast per aver certezza delle parole e dei toni usati dallo psichiatra nella trasmissione radiofonica, e mi sono reso conto che l’Antò Facaldo aveva manomesso il suo pensiero come un autentico …(omissis).
Poi mi sono messo a leggere tutti i commenti dell’Antò Facaldo e … apriti cielo!!!
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Dopo aver ascoltato personalmente l’intervento dello psichiatra – con il quale mi sono scusato perché, sviato dalle interpretazioni dell’autore del post sul social… che usando un eufemismo ho definito definisco “particolari”, avevo scritto quel commento velenoso sbagliando il bersaglio – ho scritto un lungo commento.
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