Mi hai cacciata nel fondo di vicoli bui
dove anche la luna bestemmia
quando affoga nel callo di un vena storta
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Da lontano lontanissimo mi arriva
lo schiaffo e l’ombra
delle tue maschere sfavillanti
e il tuo disprezzo
mi hanno detto che hai parlato di me
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Insulti acconciati come ghirlande pacchiane
tranquillo dandy non ti affaticare
so ubriacarmi da sola di finzioni
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D’un fiato mi spezza un temporale estivo
Tu lascia che sia la pioggia operosa
a varcare le mie crepe e le tue amnesie
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Portami in dono un banchetto di scuola
sono stanca di branchi e di lerciume
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Mi chiamo Periferia
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Sempre e fedelmente la tua cattiva coscienza
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Rosa Rivelli
(giugno 2016, in uno sguardo una via d’uscita )