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Un personaggio femminile entra dal lato destro di un affresco che rappresenta la nascita di san Giovanni Battista, dipinto dal Ghirlandaio nella chiesa fiorentina di Santa Maria Novella. La grazia eterea del suo passo ne fa quasi una dea o una ninfa pagana, un fantasma femminile che attraversa la scena religiosa in modo leggero e quasi aereo. Questa figura nomade e sensuale che sfida ogni gravità e oppone il suo dinamismo all’immobilità delle altre figure proviene da un altro spazio simbolico e da un altro tempo (il passato del paganesimo) rispetto a quello della solennità borghese (il presente degli usi fiorentini) o evangelica (il passato delle storie sante).
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Per Aby Warburg l’ancella del Ghirlandaio che porta dalla campagna frutta fresca e vino per la madre di Giovanni Battista è la quintessenza della Ninfa fiorentina, il personaggio in movimento che nelle immagini rinascimentali – da Botticelli a Pinturicchio, da Mantegna a Leonardo, da Perugino a Raffaello – sembra emergere dal retroscena e modificare l’economia della rappresentazione, suggerendo una riflessione sulla «porosità» delle immagini e sul loro «sapere eccentrico».
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SOMMARIO. I. La storia dell’arte come sapere locale o minore. II. La storia dell’arte come sapere critico o eccentrico. III. Con il passo leggero dell’ancella: Ninfa Fiorentina. IV. La storia dell’arte come sapere eterotopico o trasversale. Tavole. Note. Bibliografia.
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GEORGES DIDI-HUBERMAN, filosofo e storico dell’arte, insegna all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Tra le sue pubblicazioni recenti tradotte in italiano: La pittura incarnata (Il Saggiatore 2008), La conoscenza accidentale (Bollati Boringhieri 2011), Scorze (Nottetempo 2014) e La forza delle immagini (con Umberto Eco e Marc Augé, Franco Angeli 2015).
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Scheda
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