Non voglio
–
Tutti i vostri strumenti hanno nomi bizzarri
e difficili, ma io vedo chiaro
e so che in fondo sono solamente
metri e gessetti con cui misurate
e segnate – segnate e misurate
senza stancarvi.
Sfilate spilli di tra le labbra, come un sarto:
me li appuntate sull’anima
e dite: “Qui faremo un bell’orlo.
Dopo starai tanto meglio.”
Io non voglio che mi tagliate un pezzo d’anima !
Se ne ho troppa per entrare nel vostro mondo,
ebbene, non voglio entrarci.
Sono una poetessa:
una farfalla, un essere
delicato, con le ali.
Se le strappate, mi torcerò sulla terra,
ma non per questo potrò diventare
una lieta e disciplinata formica.
ipazia e ..........bakunin
19 Dicembre 2013 @ 23:06
molto bella.
alcune poesie di renè char
+
amo
l’uomo incerto dei suoi fini
come lo è in aprile,l’albero da frutto…
+
oggi ho vissuto l’istante della potenza
e dell’invulnerabilità assolute
ero un’alveare che migrava
verso le sorgenti del cielo
con tutto il suo miele e tutte le sue api.
+
non c’e’ spazio nelle nostre tenebre ,per la bellezza
tutto lo spazio è per la bellezza.
+
il poeta si distingue per il numero di pagine
insignificanti che non scrive.
egli possiede tutte le strade
della vita smemorata: per distribuire
le sue povere elemosine
e sputare quel poco di sangue
che non lo farà morire.
+
siamo divisi tra la brama di conoscere
e la disperazione di aver conosciuto.
la spina non rinuncia al suo morso,
noi alla nostra speranza.
XXX
20 Dicembre 2013 @ 10:09
grazie, sono bellissime, le pubblicheremo sicuramente
J.P.