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di Giulia De Baudi
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“Papa Bergoglio -non solo perché la sua figura è controversa, ma in quanto ” Papa argentino ” – è un uomo di quella Chiesa cattolica la cui gerarchia, con poche lodevoli eccezioni, avallò silenziosamente in alcuni casi e in altri fu direttamente complice della dittatura in generale, e in particolare per i crimini commessi dal terrorismo di stato, tra cui l’appropriazione dei bambini figli degli scomparsi.”
Mentre Bergoglio, in arte, Rey Francisco Primero, nella percezione degli italiani, indotta dall’informazione mediatica, continua il suo meraviglioso viaggio tra inni di osanna, pediluvi, allegoriche salita al Golgota, e discorsi (omissis), in Argentina i suoi crociati stanno subendo il martirio. Ora vi svelo il mistero nascosto in questa introduzione.
Il giornale argentino Mirada al Sur qualche giorno fa pubblica un articolo dal titolo Cruzados del último genocidio argentino (I crociati dell’ultimo genocidio argentino). Il questo articolo che (potete leggere in versione integrale QUI) viene riportata una notizia sconvolgente e una foto che autentica i fatti riportati: «Giovedì scorso – un giorno dopo l’elezione del Papa Bergoglio –, i 44 Repressori che stanno per essere giudicati dal tribunale di Córdoba, accusati di delitti di lesa umanità commessi nel campo clandestino de detenzione di La Perla, entrarono nella sala del tribunale esibendo sui loro abiti un distintivo coi colore giallo e bianco della bandiera del Vaticano, i colori della Chiesa. La loro intenzione fu quella di trasformare la sala del Tribunale in una tribuna che permettesse loro di sottolineare una tacita consegna: quella della morte.
Particolare della foto con due nuovi crociati sorridenti
sotto l’egida della bandiera vaticana ostentata all’occhiello
Per farlo si vestirono, per così dire, con una nuova uniforme di crociati. Quella dei crociati dell’ultimo genocidio argentino, perpetrato in nome di Dio e giustificato – è meglio ripeterlo perché lo fecero fino a stancarsene – in difesa della civilizzazione occidentale e cristiana.»
Basta leggere questa dichiarazione del Nunzio apostolico in Argentina, Pio Laghi, per avere la certezza su quanto dice il giornalista argentino: «… i valori cristiani sono minacciati dall’aggressione di una ideologia che è rifiutata dal popolo. Per questo ognuno ha la sua quota di responsabilità, la Chiesa e le Forze Armate: la prima sta inserita nel Processo e accompagna la seconda, non solamente con le sue preghiere, ma anche con azioni in difesa e promozione dei diritti umani e la patria …» (27 giugno1976).
La bandiera Vaticana sotto la quale si sono consumati per secoli
i più grandi genocidi della storia
Scrive il giornalista «Il gesto (quello dei criminali alla sbarra N.d.R.) non fu gratuito né tantomeno una vuota provocazione. Per loro, l’elezione dell’arcivescovo di Buenos Aires è carica – anche– di senso. Papa Bergoglio (…) è un uomo di questa Chiesa Cattolica che, con scarse e onorate eccezioni, appoggiò, silenziosamente in alcuni casi e in altri fu direttamente complice, della dittatura in general e particolarmente dei crimini commessi mediante il terrorismo de Stato, tra questi l’appropriazione di figli dei desaparecidos. E per questi fatti non fece mai una autocritica istituzionale.»
Come ormai sappiamo Chiesa cattolica, potere economico, militari, politici, Cia, dalla fine degli anni cinquanta, prepararono la logistica, indottrinarono e addestrarono i loro uomini con un fine preciso e lucido: eliminare la parte migliore del paese che, secondo loro, voleva: «… sovvertire l’ordine cristiano, la legge naturale o il progetto del Creatore».
La Chiesa cattolica, come sottolinea queto articolo, non ha ancora scomunicato «ne sembra volerlo fare, il sacerdote genocida Christian Von Wernich, cappellano della Policía de la Provincia di Buenos Aires, – condannato già da sette anni per la sua attiva partecipazione nei centri clandestini di detenzione del così chiamato Circuito Camps –.»
Questo terrorismo di Stato affidato ai crociati della Chiesa cattolica ora appare sulle loro bandierine vaticane che ostentano, vedi la foto, felicemente.
Come dice l’articolo la quasi totalità dei tribunali dove si stanno svolgendo questi processi sono presidiate da crocifissi e da altre rappresentazioni dell’immaginario cattolico: «Se gli accusati che si siedono nei banchi – ubicati, di solito, di fronte a queste icone – decideranno di porsi i distintivi che adesso li distingue come crociati dello sterminio, la scena che si articolerà, come quella del ultimo giovedì a Córdoba, sarà popolata di tragiche connotazioni. E la Chiesa cattolica argentina, sicuramente, non dirà una parola.»
Non dirà una parola né risponderà alla richiesta che il giudice spagnolo Baltasar Garzón, consulente della Commissione sui diritti umani della Camera dei deputati dell’Argentina, ha fatto a Bergoglio: aprire gli archivi vaticani riguardanti l’epoca della dittatura” militare (1976-1983). «Sarebbe un modo per collaborare con le vittime», ha sottolineato Garzon, citato oggi da El Pais ma certamente non dai nostri media.
Il giudice spagnolo Baltasar Garzón
«Negli anni ’90 – afferma Garzón – le Madri e le Nonne di Plaza de Mayo inviarono lettere a Papa Giovanni Paolo II. Sarebbe positivo che si desse il via a un’inchiesta su iniziativa del Papa (Francisco)», ha aggiunto.
Speranze vane. Anzi sono sicura che, né la Chiesa cattolica, ovviamente, né i media nazionali, diranno una parola su questa vicenda. Basta leggere questa “sentenza” per rendersi conto quanto la Chiesa cattolica abbia a cuore i suoi nuovi crociati: «I membri della Giunta Militare saranno glorificati dalle generazioni future» (Monsignor Bonamín, marzo 1981).
Videla in Vaticano
Qui gli altri articoli del “Dossier Bergoglio”
Cruzados del último genocidio argentino
http://sur.infonews.com/blogs/daniel-cecchini/cruzados-del-ultimo-genocidio-argentino
Sotto questo articolo in Castigliano troverete la traduzione in Italiano
La imagen es tan simbólica como obscena. La fotografía que la capturó – quizás por aquella frase, transformada por tanto uso en un lugar común, que sostiene que vale más que mil palabras–, una instantánea del núcleo del discurso que primero sostuvo el accionar criminal de la dictadura cívico militar y que, más tarde, repetido durante décadas, sirvió para que los genocidas que la perpetraron justificaran su accionar y reclamaran una “reconciliación” que les evitara ser procesados y castigados: la defensa de la “civilización occidental y cristiana”.
El jueves pasado –un día después de la elección del Papa Bergoglio–, los 44 represores que están siendo juzgados en Córdoba, acusados por delitos de lesa humanidad cometidos en el campo clandestino de detención de La Perla, entraron en la sala del tribunal exhibiendo en sus solapas una escarapela con los colores amarillo y blanco de la bandera de El Vaticano, los colores de la Iglesia. Su intención fue transformar la sala del Tribunal en una tribuna que les permitiera entonar una consigna silenciosa: la de la muerte.
Y para hacerlo se vistieron, por así decirlo, con un nuevo uniforme de cruzados. El de los cruzados del último genocidio argentino, perpetrado en nombre de Dios y justificado – vale repetirlo, porque lo hicieron hasta el cansancio– en la defensa de la civilización occidental y cristiana.
No fue un gesto gratuito ni tampoco una provocación vacía. Para ellos, la elección del ex arzobispo de Buenos Aires está cargada –también– de sentido. El Papa Bergoglio –no sólo por lo que tiene de polémica su figura, que lo tiene, sino en tanto “Papa argentino”– es un hombre de esa Iglesia Católica cuya jerarquía, con escasas y honrosas excepciones, apoyó silenciosamente en algunos casos y en otros fue directamente cómplice de la dictadura en general y particularmente de los crímenes cometidos mediante el terrorismo de Estado, entre ellos la apropiación de hijos de desaparecidos. Y que nunca se autocriticó institucionalmente por eso.
Videla al pasto ecumenico
Se trata de la misma Iglesia que, por ejemplo, todavía no excomulgó *ni parece tener intención de hacerlo– al cura genocida Christian Von Wernich, capellán de la Policía de la Provincia de Buenos Aires –condenado hace ya siete años por su activa participación en los centros clandestinos de detención del llamado Circuito Camps–.
Un terrorismo de Estado silenciado por casi toda la Iglesia cuyo oscuro accionar sacó nuevamente a la luz esta semana la Justicia, cuando el Tribunal Federal N° 1 de San Martín condenó al último “presidente” de la dictadura, Reynaldo Benito Bignone, al general Santiago Omar Riveros y a otros diez represores por violaciones de derechos humanos –incluidos el secuestro y asesinato de siete mujeres embarazadas y la apropiación de niños– cometidos en la zona de Campo de Mayo. Para Bignone y Riveros fue la quinta condena por delitos de lesa humanidad.
Condenados el martes pasado –antes de la fumata blanca–, Bignone, Riveros y compañía no tuvieron la oportunidad de ponerse la escarapela de los cruzados para escuchar el fallo judicial. En los próximos días habrá que ver si la lucen los acusados en los otros diez juicios orales que están en curso.
Además del que se está llevando a cabo en Córdoba –por La Perla, con Luciano Benjamín Menéndez como máximo responsable de los crímenes cometidos allí–, hay juicios orales en Salta, San Juan, Mendoza, Mar del Plata, Tucumán, Jujuy, Santa Fe y la Ciudad Autónoma de Buenos Aires.
La mayoría de las salas de los tribunales donde se están desarrollando esos juicios están presididas por cruces u otras representaciones de la imaginería católica. Si los acusados que se sientan en los banquillos –ubicados, por lo general, mirando de frente a esos íconos– deciden ponerse la escarapela que ahora los distingue como cruzados del exterminio, la escena que se articulará, como la del último jueves en Córdoba, estará poblada de connotaciones siniestras. Y la Iglesia Católica argentina, seguramente, no dirá una palabra.
La traduzione in italiano
L’immagine è tanto simbolica quanto oscena. La fotografia che l’ha catturato – forse per quella frase trasformata dall’uso massivo in luogo comune – vale più di mille parole, ed è un’istantanea del nucleo del discorso che inizialmente avallò le azioni criminali della dittatura civile-militare e, successivamente, ripetuta per decenni, è servita agli autori del genocidio a giustificare le loro azioni e rivendicare una “riconciliazione” che gli evitasse di essere perseguitati e puniti: “ la difesa della civiltà occidentale e cristiana”
Giovedi scorso, un giorno dopo l’elezione diPapa Bergoglio, i 44 repressori imputati a Córdoba nel processo chiamato Megacausade “La Perla”, con l’accusa di crimini di lesa umanità perpetrati nel campo di detenzione clandestino che porta quel nome, sono entrati in aula ostentando sul petto una coccarda con i colori giallo e bianco della bandiera del Vaticano, i colori della Chiesa. La intenzione era di trasformare l’aula del Tribunale in una piattaforma che permettesse loro di cantare uno slogan silenzioso: quello della morte. E per farlo si sono vestiti, per così dire, con una nuova uniforme, quella dei crociati dell’ultimo genocidio argentino perpetrato in nome di Dio e giustificato – vale la pena ripeterlo perché lo hanno fatto fino alla morte – per la difesa della civiltà occidentale e cristiana. Non è stato un gesto di gratuità né una provocazione vuota. Per loro, la elezione a Papa dell’ex arcivescovo di Buenos Aires è carica di significato. Papa Bergoglio – non solo perché la sua figura è controversa, ma in quanto ” Papa argentino ” – è un uomo di quella Chiesa cattolica la cui gerarchia, con poche lodevoli eccezioni, avallò silenziosamente in alcuni casi e in altri fu direttamente complice della dittatura ingenerale, e in particolare per i crimini commessi dal terrorismo di stato, tra cui l’appropriazione dei bambini figli degli scomparsi.
E mai ci fu istituzionalmente una autocritica. È la stessa Chiesa che, per esempio, non ha ancora scomunicato, né sembra aver intenzione di farlo, il sacerdote genocida
Christian Von Wernich, cappellano della Polizia della Provincia di Buenos Aires, condannato a sette anni, per la suapartecipazione attiva nei centri di detenzione clandestini chiamati circuito Camps. Un terrorismo di stato sul quale c’è stato il silenzio di quasi tutta la Chiesa le cui buie azioni sono state mese in luce ancora una volta questa settimana dalla giustizia, quando la Corte Federale n ° 1 di San Martino ha condannato l’ultimo “presidente” della dittatura, Reynaldo Benito Bignone, il generale Santiago Omar Riveros e dieci repressori per violazioni dei diritti umani, tra cui il rapimento e l’uccisione di sette donne in stato di gravidanza e il rapimento di bambini -perpetrati nella zona di Campo de Mayo. Per Bignone e Riveros è la quinta condanna per crimini contro l’umanità. Condannati martedì scorso -prima della fumata bianca- Bignone, Riveros e gli altrinon hanno avuto la possibilità di indossare il distintivo dei crociati per ascoltare il verdetto. Nei prossimi giorni si tratterà di vedere se loportano gli imputati negli altri dieci processiorali che sono in corso. Oltre quello che si celebra a Cordoba per ilcentro clandestino di La Perla, con Luciano Benjamin Menendez come massimo responsabile dei crimini commessi in quel luogo, ci sono altri processi orali a Salta, SanJuan, Mendoza, Mar del Plata, Tucumán, Jujuy, Santa Fe e la Città Autonoma diBuenos Aires. La maggior parte delle aule di tribunale in cui tali processi sono in fase di sviluppo sono presiedute da croci o altre rappresentazioni di immagini cattoliche. Se gli imputati seduti sui banchi –che si trovano, in genere, di fronte a queste icone-scelgono di indossare la coccarda che li contraddistingue oggi come crociati di sterminio, la scena che si articolerà, come Giovedì scorso a Cordoba, sarà popolata da connotazioni sinistre. E la Chiesa cattolica argentina di certo non dirà una parola.
Una lettera pubblicata da Segnalazioni il 31 marzo 2013
El destierro
Sono una vostra lettrice che da molti anni vi segue. Sono Argentina e vivo in Italia dal 1978. Sono arrivata qui perchè dopo due anni di prigione, i militari Argentini mi “concessero” di essere libera fuori dal paese in quanto pericolosa per la sicurezza dello Stato. Fin quando c’erano loro io ero in “destierro”. Dovevo scomparire da quel paese. Tutto senza che mai io, come tanti altri miei compagni, avessimo avuto un processo, un avvocato, una accusa specifica, oltre al essere pericolosi per la sicurezza dello stato.
In questi giorni, io y i miei amici argentini in Italia, siamo sommersi di telefonate entusiaste per la elezione del Papa Argentino. Non voglio aggiungere nulla a quello che già è stato pubblicato, voglio solo inviarvi una foto e un articolo.
Gladys Baratce
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aglo
6 Dicembre 2014 @ 19:06
LA CHIESA CATTOLICA RICEVE TUTTI, DIALOGA CON TUTTI IN UN TEMPO CON I MILITARI CHE HANNO IMPOSTO UN TERRORISMO DI STATO. OGGI CON UNA EX O ANCORA TERRORISTA PRESIDENTA, CHE RIFIUTÓ DI CONVERSARE CON JORGE MARIO BERGOGLIO 14 VOLTE CHE LUI LO RICHIEDE. ADESSO LA SIGNORA UNA VOLTA TERRORISTA, CHE HA DISTRUTTO IN TUTTI I MODI POSSIBILI L’ARGENTINA, VIENE A SCATTARE LA FOTOGRAFIA COL PAPA FRANCESCO, SOLTANTO PERCHÉ É UNA PERSONA FRIVOLA FACCIATOSTA. LE MADRI DI PIAZZA DI MAGGIO HANNO RUBATO MOLTI SOLDI ATTRAVERSO DI UNA PERSONA CHE LAVORAVA PER LORO CHE ERA USCITA DALLA CARCERE PER UCCIDERE I SUOI GENITORI. VOI CREDETE CHE I TERRORISTI ERANO UCCELLINI BIANCHI.ALLORA, NON SIETE VISSUTI IN ARGENTINA. IL PERONISMO CREÒ IL TERRORISMO GLI ARGENTINI LI ABBIAMO SOPPORTATI E I MILITARE CERTO, CON UN TERRORISMO D’ESTATO CON UNA LEGGE CREATA DA JUAN DOMINGO GIOVANNI DOMENICO PERON, CHE DICEVA CHE SI DOVEVA FINIRE CON TUTTO IL TERRORISMO. I MILITARI APPLICARONO QUESTA LEGGE DEI PERONISTI. VOI NON POTETE IMMAGINARE CHI SONO E DI CHE COSA SONO CAPACI QUESTA RAZA DI DIAVOLI. I PERONISTI SONO IL CANCRO DELL’ARGENTINA IL PADRE DELLA MENZOGNA
Redazione
8 Dicembre 2014 @ 10:09
Il commento non è firmato.
Caro o cara anonimo/a, come ho già scritto nella risposta al clone di questo suo commento (ustedes no teneis fantasia tampoco para commentar un articulo) la chiesa riceve tutti coloro che si inginocchiano ad essa come sicuramente fa lei da sempre. In questo articolo non parlo né della presidentessa argentina Cristina Fernández de Kirchner , né di Peron, né dei i ribelli Montoneros che lei continua a chiamare terroristi senza fare il minimo accenno ai trentamila desaparecidos argentini. La frase sulle Madri di Plaza de Mayo poi è semplicemente ignobile. Montoneros che non erano dei diavoli, pensarlo è un delirio religioso.
Cristina de Kirchner ha fatto benissimo a non voler ricevere Bergoglio perché sapeva chi era e cosa aveva fatto, e ha fatto malissimo a riceverlo ora per scopi puramente propagandistici.
L’articolo su cui ha postato il suo imbarazzante commento parla delle connivenze di Bergoglio con i suoi camerati torturatori e assassini che si sono palesate il giorno dopo la sua elezione quando 44 Repressori che stavano per essere giudicati dal tribunale di Córdoba, accusati di delitti di lesa umanità commessi nel campo clandestino de detenzione di La Perla, entrarono nella sala del tribunale esibendo sui loro abiti un distintivo coi colore giallo e bianco della bandiera del Vaticano, i colori della Chiesa. Quegli assassini esibirono la loro bandiera che è la stessa del Vaticano perché quegli assassinii furono perpetrati in nome di Dio e giustificati dalla gerarchia cattolica di cui faceva parte Bergoglio. Ci sono documenti e sentenze a confermarlo. Lo fecero fino a stancarsene “in difesa della civilizzazione occidentale e cristiana” di cui lei sicuramente fa parte. E quindi lei mister anonimo è moralmente complice di quegli assassini.
G.C.Z
aglo GHIDELLA
17 Dicembre 2014 @ 05:55
1-Il commento non è firmato.
2-IL SUO COMMENTO È FIRMATO G.C.Z, IL MIO COME AGLO E PUÒ AGGIUNGERE GHIDELLA, SÌ, HO MANDATO DUE VOLTE LO STESSO SCRITTO.
1_Caro o cara anonimo/a, come ho già scritto nella risposta al clone di questo suo commento (ustedes no teneis fantasia tampoco para commentar un articulo)
2-HO LA FANTASIA CHE LEI È UN ARGENTINO CHE FA PUBBLICITÀ PER GOVERNI CORROTTI CHE PARLANO DI SINISTRA E VIVONO COME I PIÙ RICCHI DEL PRIMO MONDO, FORSE SVAGLIO, MA I NOSTRI GOVERNANTI PRESENTANO ARTICOLI TANTO SIMILI A QUESTO, PER DISTRARRE LA GENTE DEI PUNTI ESENZIALI DA RISOLVERE. I MILITARI SONO GIÀ STATI GIUDICATI E CONTINUERANO A FARLO. MA ADESSO C’È UN ALTRO TEMPO DOBBIAMO GIUDICARE I GOVERNI CORROTTI CHE CI HANNO RUBATO SFACCIATAMENTE, DOBBIAMO DIFENDERCI DALLA INFLAZIONE, DALLA INSICUREZZA, E SOPRATTUTTO DAL “NARCOTRAFICO”.
1 _la chiesa riceve tutti coloro che si inginocchiano ad essa come sicuramente fa lei da sempre.
2-CHE IO SIA O NON SIA CATTOLICO E UNA QUESTIONE PARTICOLARE DI OGNUNO E TUTTI HANNO IL DIRITTO DI AVERE O NO UNA RELIGIONE E DI ESSERE RISPETTATI.
I COMUNISTI NON S’INGINOCCHIANO ALLA CHIESA PERÒ PUTING È STATO RICEVUTO MOLTE VOLTE NEL VATICANO, COME OBAMA, LA REGINA D’INGHILTERRA, PER NOMINARE QUALCUNI CHE NON S’INGINOCCHIANO AD ESSA MA GLI RICEVE. CI SONO MOLTI CHE NON S’INGINOCCHIANO A QUELLO CHE SIA SPIRITUALITÀ, MA S’INGINOCCHIANO A QUALSIASI COSA, UNA PSEUDO SCIENZA, IL MATERIALISMO, IL SUCCESSO SUPERFICIALE “LA VIDA LOCA DE TODO VALE” ECC.
1_ In questo articolo non parlo né della presidentessa argentina Cristina Fernández de Kirchner , né di Peron, né…
2-NON SI PUÒ PARLARE TANTO LEGGERMENTE DELLA CHIESA “CATTIVA” UNITA CON I MILITARI (CHE SÌ, APPLICARONO TERRORISMO DI STATO) SOLO CON FOTOGRAFIE, SENZA ANALIZZARE LE CIRCOSTANZE POLITICHE E DI OGNI TIPO CHE SI PATIVA IN QUEL TEMPO SCURO, CRUDELE, PIENO DI CONFUSIONE. ALTRIMENTI SI MOSTRA UNA PICCOLISSIMA PARTE DELLA REALTÀ.
1_né dei i ribelli Montoneros che lei continua a chiamare terroristi senza fare il minimo accenno ai trentamila desaparecidos argentini.
2-NON CAPISCO COME TRATTARE LA REPRESSIONE MILITARE ISOLATA DAI MONTONEROS (gruppo di “ribelli” della sinistra peronista che sviluppò una lotta armata), DELL’E.R.P. (ESERCITO RIVOLUZIONARIO DEL POPOLO gruppo di sinistra che voleva il potere per imporre il socialismo) DELLA TRIPLE A (ALIANZA ANTICOMUNISTA ARGENTINA gruppo paramilitare e terrorista di estrema destra peronista) (QUESTE DEFINIZIONI LE PUÒ TROVARE IN QUALSIASI DIZIONARIO O SITIO DI INTERNET) CHE LOTTAVANO FRA DI LORO, RUBAVANO BANCHE, RAPIVANO GENTE, ASSASSINAVANO POVERI, RICCHI, MILITARI, ARTISTI, GENTE DI DIVERSE RELIGIONI, SINDICALISTI, SCOPPIAVANO BOMBE MOLTE NEI COMMISSARIATI DI POLIZIA E NEI CENTRI DELLE CITTÀ, UNO RICORREVA IL CENTRO FRA POLIZIA, MILITARI “RIBELLI” CERCANDO DOVE NASCONDERSI, PER NON ESSERE UCCISSO, QUANDO TUTTI QUESTI SI ATTACCAVANO FRA DI LORO.
E NON PARLIAMO QUANDO I “RIBELLI” ENTRAVANO CON LE ARMI IN MANO ALL’UNIVERSITÀ E DICEVANO ZITTO AI PROFESSORI E COMINCIAVANO CON LE LORO LEZIONI DI RIVOLUZIONE, E POVERI GLI STUDENTI CHE OSASSERO ANDARSENE…
QUELLO CHE RIGUARDA I 30 MILLE DESAPARECIDOS, FINO LE MADRI DE PLAZA DE MAYO SANNO CHE FURONO CIRCA 10 MILLE DESAPARECIDOS (si lo so, può essere “uno solo” ed è lo stesso)
1_La frase sulle Madri di Plaza de Mayo poi è semplicemente ignobile. Montoneros che non erano dei diavoli, pensarlo è un delirio religioso.
2-“LE MADRI DI PIAZZA DI MAGGIO HANNO RUBATO MOLTI SOLDI ATTRAVERSO DI UNA PERSONA CHE LAVORAVA PER LORO CHE ERA USCITA DALLA CARCERE PER UCCIDERE I SUOI GENITORI”. QUESTO È SUCCESSO IN QUESTI ULTIMI ANNI CON LA PRESIDENTA DELLE MADRI. ED È VERO. MA È ANCHE VERO CHE NON TUTTE SONO COME QUELLA SIGNORA, QUESTA MIA FRASE È INGIUSTA PERCHÉ C’ERANO MADRI DISPERATE CHE PERDEVANO FIGLI, SENZA SAPERE COSA FARE, SÌ, ERA TERRIBILE, PEGGIO ANCORA QUANDO I MILITARI PRESERO IL POTERE CON MANO DI FERRO, LE COSE MIGLIORARONO PER I CITTADINI COMUNI PERCHÉ UNO SENTIVA TRANQUILLITÀ QUANDO USCIVA, QUANDO STUDIAVA, QUANDO APRIVA LA PORTA DELLA SUA CASA, L’INSICURESSA DIMINUISCE MA SE QUALCUNO AVEVA UN AMICO “RIBELLE” E NON SAPEVA (o in altre circostanze considerate pericolose per i repressori) POTEVA FINIRE CON LUI IN CARCERE O MORTO, O ESSERE VISITATO NELLA SUA CASA VIOLENTAMENTE DAI MILITARI. I SACERDOTI E SEMINARISTI DELLA MIA PARROCCHIA FURONO IN CARCERE TORTURATI E SICCOME ERANO AMERICANI SONO RIUSCITI A USCIRE VIVI, MA HANNO DOVUTO ANDARSENE SUBITO AL SUO PAESE IL PARROCO PIANGEVA NELLA MESSA PERCHÉ NON SAPEVA GIÀ DOVE CHIEDERE AIUTO ED ERA UN UOMO FORTE E CAPACE. GENTE DEL QUARTIERE SCOMPARIVA, ANCHE PARENTI LONTANI. SI DICEVANO TANTE COSE E UNO NON SAPEVA SI ERA VERO O FANTASIA. PRIMA LA GUERRA ERA APERTA FRA “RIBELLI”. E FRA“RIBELLI” E MILITARI CON MOLTO RUMORE BOMBE, FUCILI, POI CHIUSA NEI CAMPI DI DETENZIONI TORTURE E MORTE. FUORI POCO A POCO C’ERA LA PACE PER ALCUNI E L’ORRORE PER ALTRI PRIGIONIERI.
1-Cristina de Kirchner ha fatto benissimo a non voler ricevere Bergoglio perché sapeva chi era e cosa aveva fatto, e ha fatto malissimo a riceverlo ora per scopi puramente propagandistici.
2-CRISTINA IN KIRCHNER DURANTE LA DITTATURA MILITARE, CON SUO MARITO NEL SUR DI ARGENTINA LAVORAVANO LUI COME AVVOCATO CON LE BANCHE CHE APPLICAVA LA LEGGE 1050 E LA GENTE POVERA CON L’UNICA CASA CON IPPOTECA LA PERDEVANO PER NON POTERE PAGARE LE TASSE ALTISSIME PER L’INFLAZIONE, (COSÌ I KIRCHNER HANNO COMINCIATO A FARE SOLDI) E LA SORELLA DI NESTOR ERA UN FUNZIONARIO IMPORTANTE NELLA REPRESSIONE MILITARE. QUANDO NESTOR KIRCHNER ERA GOVERNATORE HA PRESO I SOLDI DALLA BANCA, CHE APPARTENEVANO ALLA PROVINCIA DI SANTA CRUZ (quando c’era “el corralito” grave crisi economica) SOMMA IMPORTANTE E NON L’HA MAI RITORNATA.
CRISTINA KIRCHNER È STATA UNA TERRORISTA LEI STESSA L’HA DETTO E QUANDO È STATA ARRESTATA CON IL MARITO NESTOR HANNO DELATATO LA GENTE CHE STAVA DENTRO DEL TERRORISMO E CHE NON AVEVA POTERE ESSI CHE ERANO I PIÙ GIOVANNI O POVERI CHE PENSARONO CHE FORSE IL TERRORISMO ERA UNA SOLUZIONE, MOLTI SI SONO DELLUSI VOLEVANO USCIRE, MA ERA GIÀ IMPOSSIBILE E SONO STATI UCCISI DAI MILITARI O DAGLI STESSI TERRORISTI CHE AVEVANO CONTROLATO DIVERSI CENTRI PRINCIPALMENTE AL NORD DI ARGENTINA, LA CITTÀ DI TUCUMÁN DOVE QUESTI ULTIMI FACEVANO CON TUTTA LIBERTÀ MANOVRE MILITARI.
QUESTA SIGNORA NON HA NESSUNA AUTORITÀ MORALE. COME PRESIDENTA CI HA RUBATO TUTTO
1-L’articolo su cui ha postato il suo imbarazzante commento parla delle connivenze di Bergoglio con i suoi camerati torturatori e assassini che si sono palesate il giorno dopo la sua elezione quando 44 Repressori che stavano per essere giudicati dal tribunale di Córdoba, accusati di delitti di lesa umanità commessi nel campo clandestino de detenzione di La Perla, entrarono nella sala del tribunale esibendo sui loro abiti un distintivo coi colore giallo e bianco della bandiera del Vaticano, i colori della Chiesa. Quegli assassini esibirono la loro bandiera che è la stessa del Vaticano perché quegli assassinii furono perpetrati in nome di Dio e giustificati dalla gerarchia cattolica di cui faceva parte Bergoglio. Ci sono documenti e sentenze a confermarlo. Lo fecero fino a stancarsene “in difesa della civilizzazione occidentale e cristiana” di cui lei sicuramente fa parte. E quindi lei mister anonimo è moralmente complice di quegli assassini.
2-SA QUANTI SONO ESIBITI IN ARGENTINA, UN PAESE MOLTO “ESITISTA” (AMANTE DEL SUCCESSO), QUESTA BANDIERA, BIANCA E GIALLA, I PERONISTI CHE LO ATTACAVANO SEMPRE SONO I PRIMI A TRASFORMARSI E DIRE CHE BERGOGLIO ERA UN PERONISTA (INCLUSI I KIRCHNERISTAS) ED I MENI CATTOLICI SONO I PRIMI A PARTIRE AL VATICANO C’ERA GENTE CHE DAVA VERGOGNA DI VEDERE COME SI ACCOMODAVA ALLE NOUVE CIRCONSTANZE.
QUESTI 44 REPRESSORI SI SONO PALESATE COME L’ HANNO FATTO TANTISSIMI “NUOVI CATTOLICI” (voglio dire pseudo nuovi cattolici).
SU BERGOGLIO IO STESSO NON LO CONOSCEVO BENE, MA C’È MOLTA GENTE DI DIVERSE RELIGIONI, PARTITI POLITICI, SETTORI SOCIALI CHE SÌ, LO CONOSCEVANO CHE SI C’ERANO AVICINATI A LUI E NON GLI RIFIUTAVA NON SI SENTIVA SUPERIORE O INFERIORE A NESSUNO E SAPEVANO DI TUTTO CIÒ CHE HA COSTRUITO IN SILENZIO (PERCHÉ IL RUMORE NON FA BENE ED IL BENE NON FA RUMORE) TRA QUELLI DELLE “VILLAS MISERIAS”, COME LE FABELLE BRASILIANE, DOVE SONO STATI ORGANIZZATI SACERDOTI, COME ALTRA GENTE CON O SENZA RELIGIONE PER AIUTARE QUESTI CHE SONO MOLTO POVERI E SOSTENERLI CONTRO TANTA CATTIVERIA TRA ESSA LA DROGA.
O LEI È UNO DEI TANTI KICHNERISTAS – PERONISTAS ARGENTINI CHE FA PROPAGANDA A QUESTI GOVERNI CORROTTI O UN ITALIANO (O DI UNA ALTRA NAZIONALITÀ MAL INFORMATO) CHE HA PRESO UN TEMA ISOLATO “le connivenze di Bergoglio con i suoi camerati torturatori e assassini SENZA METTERLI IN IL SUO CONTESTO.
CI SONO MOLTE COSE DA GIUDICARE A GERARCHIE CATTOLICHE E NON CATTOLICHE, MA SEMPRE TENENDO CONTO LE CIRCOSTANZE LE COSE NON ERANO BIANCHE O NERE C’ERANO MOLTI GRIGI. QUESTO TEMA DEI MILITARI E I “RIBELLI” E UN TEMA DI CUI LA MAGGIOR PARTE DEGLI ARGENTINI SONO STUFI DI SENTIRE. È STATO TRATTATO IN TUTTI I MODI POSSIBILI (PER ALCUNI CON GIUSTIZIA E VERA SOFFERENZA PER ALTRI CON FINI POLITICI)
ED ANCORA OGGI SI PATISCE IN ARGENTINA DI DELITTI DI LESA UMANITÀ PROVOCATI DA GOVERNANTI CHE GUARDANO ALTROVE QUANDO SI PARLA DELLA GENTE MORTA NEI MEZZI DI TRASPORTI DISASTROSI, DI INFLAZIONE, DI GENTE CHE HA FAME DI PANE E DI “ACQUA”, DELLE MADRI DEL DOLORE CHE HANNO PERSO I FIGLI PER L’INSICURESSA, LA DROGA, IL RUBO DI PERSONE (BAMBINI E ADULTI) PER PROSTITUIRGLI O PER TOGLERGLI GLI ORGANI E QUESTO SUCCEDE MOLTISSIMO NELL’ATTUALITÀ ARGENTINA.
Redazione
17 Dicembre 2014 @ 09:01
Rispondo solo al primo paragrafo al resto non vale la pena rispondere “2-HO LA FANTASIA CHE LEI È UN ARGENTINO CHE FA PUBBLICITÀ PER GOVERNI CORROTTI CHE PARLANO DI SINISTRA E VIVONO COME I PIÙ RICCHI DEL PRIMO MONDO, FORSE SVAGLIO, MA I NOSTRI GOVERNANTI PRESENTANO ARTICOLI TANTO SIMILI A QUESTO, PER DISTRARRE LA GENTE DEI PUNTI ESENZIALI DA RISOLVERE.” A mio giudizio lei Aglo Ghidella non ha molta fantasia. L’ha uccisa volendo annullare il passato.Certamente non ha quella fantasia che permette di dare un senso alle cose, di intepretare la realtà. Ciò che dice su Cristina de Kirchner penso che sia vero al 80% . I sacerdoti torturati appartenevano ai movimenti tezomondisti che si opponevano alla Chiesa cattolica complice e mandante dell’orrore argentino. Ci sono le sentenze che lo dicono e migliaia di documenti. Per tutto il resto le consiglierei di dare una mano alla sua fantasia vedendo i film dei suoi connazionali come Solanas o Marco Bechis che parlano di quegli anni d’orrore da lei descritti come un paradiso civile. Oppure potrebbe leggere libri di scrittori argentini come “Kamchatka” di Marcelo Figueras o “I vent’anni di Luz” di Elsa Osorio. Da non perdere naturalmente “El volo” e la “Isla del silencio” di Horacio Verbitsky.
Come vede non la lascio al suo destino di non vedente.
Giulia D.B.
gabriela
29 Marzo 2015 @ 02:57
En la fotografía donde un sacerdote da la comunión a Videla, el sacerdote no es Jorge Mario Bergoglio, él era mucho más joven en esos años.
La guerrilla comenzó a atacar el país durante un gobierno democrático, robó a bancos, amenazó y secuestró gente, cometió asesinatos de políticos, gremialistas, empresarios, soldados, sacerdotes, civiles que estuvieron en el lugar y momento equivocado. Guerrilla bien armada.
El discurso que sostuvo el accionar criminal de la dictadura fue dado primero por el gobierno de Juan Domingo e Isabel Perón y llevado a cabo por los militares cuando toman el poder, error muy grave de los militares acostumbrados a dar golpes contra gobiernos democráticos, segundo error cometer crímenes de lesa humanidad aplicando terrorismo de estado. Último error llevarnos a una guerra con una potencia mucho superior a la Argentina.
1983 Gobierno democrático. Intento serio de juzgar esos crímenes de lesa humanidad. Levantamiento de los militares muy bien armados hubo que replegarse para no volver a la dictadura, pero no se politizó el tema, se mantuvo la independencia de poderes. De todos modos Alfonsín, quizás el mejor presidente desde que comienza la democracia en 1983 recibe un golpe de parte de gremialistas y otros con distintos intereses a los democráticos.
Otra vez el peronismo vence. Menen por indicaciones de EEUU desmantela las fuerzas armadas, queda un país sin defensas, cualquier país vecino puede atacarnos y vencernos no hay con que defenderse. Con el peronismo vuelve el todo vale, barras bravas, gremios bravos, se esboza algo que quiere orientarse a la guerrilla pero queda allí.
Gobierna otro presidente no peronista otro golpe peronista, gremialista y de otros partidos, los militares no tienen fuerza. Grave crisis social.
La iglesia católica como hace años atendió comedores, intentó dar ayuda psicológica, promovió el trueque, cuando en un año cambiamos varias veces de presidente y termina quedando Duhalde la iglesia como acostumbra comunica la realidad que ve. El peronismo se ofende y la manda callar esta vez el Arzobispo de ese momento responde que ellos hacen política crisis y la iglesia no sabe ya como mantener la gente que sufre tanta pobreza y el gobierno intenta hacerse en una partesita cargo del problema. En los países pobres las religiones – que no son sectas – ayudan, se organizan para sostener las clases más bajas, quizás en Europa no se acostumbre, y por supuesto no dejan de faltar desgraciadamente los religiosos corruptos.
Ahora estamos gobernados por ex guerrilleros, con una ideología muy parecida a la de Chavez mentirosa, manipuladora, cínica, enriquecida a expensas del pueblo con cuentas en el exterior, los fondos buitres han ayudado a probarlo y asesinatos a los que llaman suicidios.
Los terroristas, los revolucionarios o como quiera llamárselos no sirven para nada. La verdadera revolución fue la inmensa inmigración de gente de Europa que vino a la Argentina affamata, pero no solo de comida si no de progresar, traer su cultura y su mayor grado de civilización. Se progresó en la agricultura, construcción, en la forma de pensar el centro era el trabajo, superarse y el legajo a los hijos fue: “Mi hijo el Doctor” las próximas generaciones tenían el mandato estudiar, formarse y trabajar entonces por un momento se pensó que Argentina era todo una promesa. Otra vez se empezó a repetir el ciclo demagogia menosprecio del trabajo y el estudio. Eva Perón decía alpargatas (zapatillas) SI, libros NO.
Por suerte no terminamos siendo una dictadura como Cuba plagada de crímenes de lesa humanidad, lamentablemente todavía nos queda mucho por seguir luchando para no ser Cuba o Venezuela. Nos harían falta muchos europeos de aquellos affamati. Este es un artículo donde solo muestran una cara de la moneda yo intento darles algo de la otra cara y si muchos argentinos leyeran hoy en día este artículo se sentirían indignados. España ya tiene miedo de caer con el partido podemos en algo parecido a Cuba, Venezuela, Argentina etc.
Dalla Redazione
29 Marzo 2015 @ 12:02
Signora Gabriela , le chiedo scusa se rispondo in lingua italiana, ma sono stata qualche mese fa in Argentina e so che almeno il 60% de los porteños parla più o meno correttamente la mia lingua madre.
Come prima cosa le dico che so perfettamente che il prete che comunica Videla della foto non è Bergoglio: infatti non c’è nessuna didascalia che indichi ciò e nessuna frase che possa indurre a pensare il contrario.
Il suo commento all’articolo è così impastato di verità e di menzogna, di depistaggi ed omissioni storiche e sociali che è ben difficile risponderle punto per punto.
Posso solo dirle che lei non cerca la verità vera, ma cerca solo di spostare l’attenzione del lettore al di fuori dei contenuti dal mio articolo. Questo è in parte legittimo ma certamente non è eticamente accettabile.
Abbiamo criticato ampiamente il castrismo cubano (leggi qui http://www.igiornielenotti.it/?tag=cuba ) e so benissimo quanta corruzione ci sia in Argentina e chi sia in realtà la “Presidenta” Cristina Elisabet Fernández de Kirchner.
So perfettamente che alcuni clerici si sono opposti al Plan Condor orchestrato dagli Stati Uniti d’America, dalla Chiesa Cattolica e dalle forze reazionarie del Sudamerica. Come so che l’industria europea era connivente e aiutava i criminali a far sparire i dissidenti e i sindacalisti scomodi (leggi qui http://www.igiornielenotti.it/?p=24779 ) . Ciò che successe in Argentina dal 1976 al 1983 è spaventoso ed è vergognoso che a Buenos Aires ci siano i monumenti per i militari morti, per colpa dei dittatori argentini, alle Malvinas e non esistano invece monumenti che ricordino i desaparecidos.
Ma il mio articolo non parla della situazione politica spagnola e di Podemos, il mio articolo tratta della schifosa connivenza tra i torturatori argentini e la Chiesa cattolica e della loro felicità per Bergoglio diventato papa. Connivenza che diviene ben visibile nella cronaca da me raccontata.
Ma probabilmente a lei delle torture, della morte dei desaparecidos argentini non importa molto vuole far credere che fossero tutti dei feroci ladri . rapinatori e assassini. A lei non importa neppure dei bambini strappati alle loro madri, che di lì a poco sarebbero state uccise , e affidati dalle suore cattoliche a benpensanti come lei che è abituata a nascondere la verità.
Lei sta uccidendo e facendo sparire un’altra volta trentamila giovani argentini. Sta uccidendo ragazze di 17 anni violentate e gettate dagli aerei; sta uccidendo giovani che avevano la sola colpa di portare la barba o i capelli lunghi come scrive il vice console italiano Enrico Calamai(leggi qui http://www.igiornielenotti.it/?p=24779 )
Che dire di più signora Gabriela
Ciò che sento è una profonda nausea causata dall’esistenza di persone come lei che pervicacemente tentano di nascondere la verità
Giulia D.B.
Attenzione non inserite nei commenti i link perché vengono fermati alla fonte, nel caso usate la email igiornielenotti@yahoo.it
Dalla Redazione
5 Aprile 2015 @ 06:07
Segnora Gabriela, el suyo comento es desagradable. Leja ustedes , si lo quiere, este articulo di Nora Helmer, que abla del suo comento, que sirve pra abrir los ojos y el sentimiento a ella y a todos parecidos a ella. Perdone mi castillano. .
lejer aqui http://www.igiornielenotti.it/?p=28225
G.C.Z.
Leo Liendo
7 Maggio 2015 @ 01:55
En Argentina no están para dar clases de democracia
Federico Jiménez Losantos Periodista, locutor, escritor español.
Durante el franquismo militó en organizaciones clandestinas de la izquierda antifranquista (Organización Comunista de España, Bandera Roja), de ideología maoísta, y en el Partit Socialista Unificat de Catalunya, de ideología comunista. Abandona las filas de la izquierda tras la caída del régimen franquista convirtiéndose en antiestalinista y después enanticomunista tras viajar a China y visitar un campo de reeducación.
En este video habla de Argentina, de Perón, Cristina Kichner y otros.
Dejo frases de lo que dice en el video, quizás así entiendan de que hablan muchos argentinos en realidad nos cuenta lo que hemos vivido en nuestro país
Argentina fue la más rica de América después de EEUU.
Principios de siglo XX es la gran inmigración italiana que ha hecho que la mitad de los argentinos sean de origen español y de origen italiano.
Argentina era un país que funcionaba bien.
Llegó Perón que había estado de agregado militar con Mussolini y se convirtió a esa forma de Mussolini que llamamos fascismo socialismo donde el estado manda a los individuos para asegurarse de nuestra felicidad.
Desde que Perón se asegura de la felicidad de los argentinos los argentinos no son ni tan ricos ni tan felices.
Después de Perón Argentina ha desarrollado una política que deberíamos decir de caradura cleptocrática (…) ha desarrollado internamente podríamos decir lo más parecido a la policía de Stalin o de Mussolini o de Fidel Castro (…)
Actualmente Cristina con un gobierno peronista compuestos por montoneros terroristas, la primera Cristina Fernandez de Kichner.
Los peronistas tenían una enorme ventaja que si podías ser de extrema derecha con la triple AAA o de extrema izquierda con los montoneros.
Cristina la caradura… asesina crímenes terroristas.
LUIS LABRAÑA EN EL PROGRAMA EL ESPEJO
Luis Labraña es entrevistado perteneció a la FAR a montoneros ya arrepentido de haberlo sido. Algunas frases de él son:
Un crimen es un crimen.
Para mí fue una guerra.
Nos equivocamos.
Dalla Redazione
7 Maggio 2015 @ 15:49
Ya no aguanto mas la gente que escrive sin hablar lo que yo escrivo: que coño me importa de lo que estas escriviendome !!! Hablame pro favor de lo que piensas del mi articulo … o te estas equivocando con otro???? y ademas te voy a pedir: ese Luis Labraña ha tomado un Nobel por la literatura despues aver escrito estas tonterias. De verdad “Un crimen es un crimen.”? yo pensava que un crimen fuera … yo que se … acaso algo come un caricia …
Julia De Baudi
Leo Liendo
8 Maggio 2015 @ 05:23
La imagen de una mujer con los ojos tapados por un trozo de tela negra es parte de lo que dice este artículo que DIVIDE a la Argentina de una época en tres partes: la iglesia católica, los militares y los guerrilleros, a estos últimos los considera mártires absolutamente inocentes e idealistas, mientras coloca a la iglesia y a los militares como victimarios sanguinarios que actuaron confabulados solo por pura maldad y mala intención contra los guerrilleros.
La mujer que escribe el artículo ve esto y nada más que esto, no está dispuesta a ver otra cosa por eso se tapa los ojos con esa tela oscura.
Ve una parte de la realidad, la propia, que de seguro la golpeó directamente y de manera injusta.
Una o dos décadas atrás este artículo hubiera podido convencer a muchos, como en otras décadas convencieron los militares de que habían actuado bien. Hoy ha pasado mucha agua bajo el puente y se puede ver desde una mayor distancia y con más información la forma de actuar de las tres partes y no llegar precisamente a la misma conclusión del artículo: los malos muy malos sin ninguna razón y los buenos excelentemente buenos sin discusión.
En el presente se están dañando derechos humanos de muchas personas por gente que solo le interesa el dinero, el poder, la vanagloria y otras tantas mezquindades y miserias humanas.
La ARGENTINA de hoy necesita MIRAR el bien común, lo que la UNE, con personas que dejen de lado la autorreferencialidad, y tratar de luchar sin armas, sin violencia, sin mentiras, pero con firmeza y sin perdida de tiempo para alcanzar el bien de todos los que forman el país.
Dalla Redazione
8 Maggio 2015 @ 07:32
si Leo Liendo todo muy “sabio” muy logico, ma no pienso che la agua que ha pasado bajo el puente pueda limpiar la sangre de los inocentes y la iglesia y lo militares inocente no eran. Tampocos muchos terrorista no eran inocentes ma lo demas que fueron torturado y matado solo porquè non hacian parte del sistema lo eran .
In italia se està aciendo un proceso contra lo asesinos del PLan Condor entonce significa que el “problema” de que non se vuele hablar existe todavia. Ademas lo que cuento en el articulo ha pasado ahora y no 40 anos ante. En final si ustesdes quereis seguir vivendo come si nada pasò … yo no lo harè
Buenos dias argentinos y se quereis aqui està otro articulo que habla de Gabriela y de las baldosas de los desaparecidos http://www.igiornielenotti.it/?p=28225
Julia De Baudi