di Giulia De Baudi
Quando agli inizi di luglio Antonio, un nostro lettore, ci inviò un articolo –Dix commandements de la gauche théocompatible– avvisandoci che era stato tradotto molto male dal francese, lo mettemmo da una parte giudicandolo un po’ troppo schierato contro l’Islam.
Dopo l’apoteosi di bergogliana e la notizia del suo avvicinamento a movimenti cristiani terzomondisti, osteggiati dai precedenti pontefici, come Teologia della liberazione, ho deciso di rileggermi più attentamente quell’articolo, se non altro per trarne spunti per una ricerca su questa tragedia culturale che vede la sinistra italiana fatalmente attirata nei gorghi del maelström generato dalla vulgata che falsifica la figura di Bergoglio.
Dopo le velate ma palesi dichiarazioni di abdicazione dall’ateismo di numerosi “intellettuali” di “sinistra”, tra cui Zagrebelsky e Odifreddi, contenute in molti articoli apparsi sui media nazionali, è il caso di cominciare a chiedersi i moventi che inducono questi presunti ex atei a divenire, surrettiziamente, cellule impazzite di quella metastasi religiosa che sta invadendo in modo quanto mai preoccupante la nostra cultura.
È chiaro che tutto questo starnazzare attorno al porteño, altro non è che propaganda nella sua accezione più invasiva, ma, al di là del fatto che questi “intellettuali” di “sinistra” vogliano esibirsi in una càvea molto gettonata e che trae il suo delirante glamour dai continui e stereotipati rimandi mediatici, ci si chiede quali siano le loro intenzioni, e quali i loro fini.
Me lo chiedo perché reputo impossibile – ma forse sono un’ingenua – che queste persone credano veramente che Bergoglio sia in buona fede. Mi chiedo : “come è possibile che persone che finora hanno tenuto alta la propria identità fronteggiando l’oscurantismo religioso ora ne vengano a patti mandando così preoccupanti messaggi ai resistenti ancora asserragliati sulle roccaforti del pensiero”.
Il titolo dell’articolo di Carlo Patrignani Inquieta una sinistra che assume il Papa come guida è quanto mai eloquente. In questo articolo, come abbiamo da sempre fatto qui, Patrignani fa aprire gli occhi su un fenomeno di fanatismo montante che non sa neppure leggere ciò che, acriticamente, scrivono i giornali. Ormai è passata la vulgata che glorifica Bergoglio sostenuta dalla cosiddetta sinistra che non ha perso il vizio staliniano di dare immagini normative e pedagogiche per indirizzare i cittadini verso una strada ben definita in mente dei.
A quanto pare però la sottomissione stupidamente cieca, e quindi violenta, non è solo nostrana. I cattocomunisti redenti semmai sono solo la punta di un rovinoso iceberg che avanza inesorabile obnubilando le menti.
A volte mi sento in colpa per questa mia “mania” di rincorrere questi epifenomeni di irresistibile fascinazione verso un nulla ammantato dalla propaganda. Eppure so che la matrice dell’invisibile nichilismo da combattere, come un redivivo Anteo, trae le sue forze dal proprio essere ancorato all’endemica alienazione religiosa di cui i nostri “intellettuali di sinistra” non appaiono affatto immuni . Eppure i contenuti di quegli accadimenti che appaiono accidentali e slegati dalla ricerca sulla sinistra teofila, altro non sono che i fini concretizzati di ben definiti progetti di dominio.
È chiaro che solo individui, che trovano nelle vane parole di Bergoglio un appagamento, possono poi venir distratte dal loro dovere di libertà e dai loro diritti di uguaglianza.
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Sabato 23 settembre il Senato dell’Università Nazionale Capodistriana di Atene (EKPA) nella sua sessione straordinaria ha dichiarato che: «è costretta contro la propria volontà a dover cessare l’immatricolazione di nuovi studenti, lo svolgimento degli appelli, le sessioni di laurea e in generale qualsiasi altra attività accademica e sociale, nonché dell’impossibilità di adempiere ai suoi compiti internazionali.»
Ormai si sa che il Giappone non sa come affrontare la catastrofe Fukushima. Si sa che ha mentito al mondo intero, nascondendo la verità: la centrale era una struttura a rischio, degradata dall’incuria. Un impianto che andava chiuso molti anni fa, ben prima del disastro nucleare del marzo 2011.
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In Italia i patrioti delle aziende pubbliche hanno svenduto Telecom , Alitalia, e dato ogni agio alla Fiat che si sta trasferendo in America. Vanno via le aziende e rimangono buchi neri finanziari: i debiti a noi, i profitti a loro.
Questi sono gli accadimenti da silenziare. I cittadini non devono sapere che si sta andando verso una povertà generalizzata e avvelenata dall’uranio delle centrali nucleari. Quando questo avverrà milioni di poveri troveranno una Chiesa cattolica che nel frattempo si è travestita con in panni di Francesco di Assisi … troveranno un Francesco/Bergoglio che dirà loro, come già sta dicendo, che “il denaro è lo sterco del demonio” meglio lasciarlo in altre mani per non venire contagiati “cari fratelli”.
Come nel film Zardoz gli oligarchi del potere si rinchiuderanno in bolle elettromagnetiche invalicabili. Da lì giungeranno gli echi dei pifferi magici che daranno il là ai kapò del neoliberismo. Le dovranno far costruire queste bolle invalicabili, per fare in modo che non succeda ciò che è successo due giorni fa in Grecia: il ministro della Sanità, Adonis Georgiadis, nonostante fosse stato diffidato ad entrare negli ospedali pubblici disastrati dalla politica dell’austerità , si è presentato lo stesso ed è stato picchiato. È successo nell’ospedale Attiko di Atene.
A questo punto mi devo chiedere per forza quali siano gli obiettivi che si prefiggono questi “intellettuali” che stanno spalleggiando Bergoglio nella sua devastante propaganda fide ad usum ecclesiae. Lo fanno perché sono stati colpiti dalla folgore dell’eloquio bergogliano o perché, ritenendosi al di sopra della plebaglia, non vogliono perdere il posto nelle bolle invalicabili dentro cui si rinchiuderanno gli oligarchi del potere?
Si badi bene non è solo un problema italiano o europeo : in Cina un Professore è stato espulso dall’insegnamento per aver parlato ai suoi studenti di costituzionalismo, e per aver reso noto l’esistenza di una circolare ministeriale in cui si ordinava ai docenti di non toccare mai sette argomenti “delicati”: valori universali, libertà di stampa, società civile, i diritti civili, gli errori storici del Pcc, il capitalismo oligarchico e l’indipendenza giudiziaria nei campus universitari.
Come dice l’articolo inviatoci «Che si tratti di Islam o di cattolicesimo, i presunti atei o agnostici scoprono improvvisamente le virtù della religione. (…) I nuovi teofili di sinistra non hanno parole abbastanza dure nei confronti di Madre Teresa, dei papi ultraconservatori, dei loro cardinali reazionari e dei loro legami con l’Opus Dei, dei telepredicatori americani, della Chiesa di Scientology con i suoi tentativi di infiltrazione nella alta funzione pubblica o nelle gestioni aziendali, dei discorsi omofobi del cattolico commissario europeo Rocco Buttiglione (…)».
Come notate, l’articolo, del 2008, è ormai datato. Ancora non c’era Bergoglio l’incantatore dei teofili di sinistra a regnare sulla cultura egemone … quasi egemone.
13 ottobre 2013
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ipazia..............bakunin
21 Novembre 2013 @ 19:07
l’autore dell’articolo ,da anarchico,e giustamente schierato contro ogni oscurantismo religioso,non vedo per quale ragione dovrebbe essere clemente con l’islam ,che oltre ad essere una crudele e barbara religione ……..e quale religione non lo è? è prima di tutto un movimento politico apertamente fascista, imperialista,classista,misogino e autoritario.
ps
sfida laica all’islam………..la religione contro la vita. di hamid zanaz ed.elèuthera. con la prefazione di michel onfray.