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Quando tu, entrando in questa stanza dall’ombra
subito ne lasci un’altra, che tu sappia questo,
io sono un divenire.
Così, ogni volta che senza pudore ti accosti,
veleggiando sempre,
in modo diverso e per vie sconosciute
immediatamente
io sono un divenire.
Come se adesso, un remo che indaga l’acqua di un fiume
che profondo riposa dormendo, giungesse a destinazione
indovinando il mio silenzio.
Poi l’alba muta le ombre sottili ai nostri volti
e siamo venuti al sole,
farfalle diverse, all’insaputa l’una dell’altro
spicchiamo il volo da un’isola morente
quando ogni volta, in sordina,
è passata immensa l’onda del giorno.
susanne portmann
21 Giugno 2013 @ 19:18
bella!
Rosa Rivelli
22 Giugno 2013 @ 05:05
che bella…
Rosa