Due poesie di Miguel Torga regalateci da Ipazia e …… Bakunin un amico incontrato “lungo il fiume impietoso della vita”. La prima, Notturno ce l’ha inviata ieri, commentando una poesia di Emily Dickinson: «bellissima! in fondo i rimpianti aiutano a trascinare, con più rabbia, ed una certa dose di nostalgia, mista a dolcezza, il proprio destino, lungo il fiume impietoso della vita. Fortunatamente non dimenticai mai nessuno, che valesse la pena di essere ricordato, detto questo vado a farmi la passeggiata notturna con il mio insuperabile amico, a quattro zampe.!!»
J.P.
Notturno
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Le quattro del mattino.
Vivi
Sotto l’arco del cielo,
io
e un cane magro come me.
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Senza un accordo previo, senza nulla,
avemmo quest’incontro in questa via
a quest’ora marcata
dal segno della luna.
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E qui andiamo adesso,
in un amore vagabondo
di chi non si conosce e si corteggia,
riempiendo noi due soli questo mondo.
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–
Parola d’ordine
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Lasciate passare chi va per la sua strada.
Lasciate passare
Chi va pieno di notte e chiar di luna
Lasciate passare e non gli dite nulla.
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Lasciatelo: va solo
A bere acqua di Sogno a qualche fonte;
a coglier bianchi gigli
in un giardino che egli sa, di fronte.
Viene da Terra -di-tutti, ove ha casa
E dove torna spuntato il mattino.
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Ora lasciatelo passare:
va pien di notte e di solitudine.
Diventerà poi
Un astro al suolo.
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