XXVII
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… Forse ti so dire questo solo
folle sul tuo cuore come sopra il cuore d’un leone
o questa è un’immagine che ti rapisce a volo
o è un’estesa vana gradinata;
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Ma poi batte un lutto questo cipresso
un momento solo
e, di mano in mano, in mano mia,
tenendo in mano il latte
questo tuo quaderno.
–
Forse nel cuore della notte batte a volo
un grido di rondine attardata;
–
ma non è che un lusso
e tutta questa esteriore fucina
di lacrime doveva forse dire fine
a un addio, con lo stesso terrore
con cui mi guardi od io ti guardo
a fine di giornata.
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La fine di un giorno non è che un lusso semplice.
–
Un’orchidea ora splende nella mano.
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Altre poesie di Lorenzo Calogero
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nunzio scotto di covella
28 Marzo 2015 @ 19:44
Molto bella. La bellezza delle parole di una poesia è il suono sconosciuto che colora e carezza il fiore della nostra iride.