• Renzi e Bergoglio e Pannella e…” avanzate “eroiche” e indecorose retromarcia

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    di Giulia De Baudi

    Mai bisnonna materna, nata nel primo decennio del secolo scorso, quando voleva sottolineare ciò che per lei era ripetitivamente fastidioso si metteva a cantare una canzoncina, “♫♪ Avanti e indrè che bel divertimento, avanti e indrè, avanti e indrè la vita è tutta qua ♫♪”. La canzone in parte alludeva all’atto sessuale e in parte a ciò che i dotti definiscono “coazione a ripetere”.

    La storia ci insegna che a ogni rivoluzione seguiva, dopo qualche tempo, la restaurazione dello stato precedente… ma ora, tra la rivoluzione annunciata e la restaurazione dello stato precedente, in realtà mai mutato, passano poche giorni, a volte poche ore, a volte pochi minuti.

    Campioni di questo avanti e indietro sono naturalmente coloro che hanno elevato ad arte la “marcia indietro”, primi fra tutti politici e gerarchie ecclesiastiche. “Marcia indietro” è la formula normalmente usata dagli informatori mediatici per definire queste più o meno repentine anomalie tra ciò che si è detto di voler fare e ciò che si fa.

    Prendiamo ad esempio il caso delle pensioni d’oro che dovevano venire arginate dalla legge 214 del 2011 voluta dal Ministro Elsa Fornero. Ebbene, secondo quanto scriveva l’11 novembre 2014 il Corriere, dalla legge che si riprometteva di «togliere ai ricchi per dare ai poveri», sono scomparse quattro righe della «clausola di salvaguardia» che doveva mantenere l’argine e quindi tutto è rimasto com’era …e “♫♪ avanti e indrè che bel divertimento ♫♪”

    E come poteva mancare tra questi campioni del qui lo dico e qui lo nego il premier Matteo Renzi? lui dopo fulmini e saette contro l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, e annunci urbi et orbi in cui affermava che il reintegro in caso di licenziamento illegittimo è un ferro vecchio, perché ostacola investimenti e assunzioni delle imprese, ha fatto una spericolata inversione a U  scandalizzando i suoi compagni di merenda del Ncd che, poveri illusi, credono ancora di sedere “alla destra” del Pd.
    Dopo tanto sbraitare contro il reintegro e contro quei sindacati rei di lesa maestà, i bravi di don Renzi hanno presentato un maxi emendamento sul Jobs Act in cui non si fa alcun esplicito cenno all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Quindi Matteo vostro (non vi offendete) fa una serie di remake dei film “Renzi 1: il rottamatore” , “Renzi 2: licenziati e divorati” e “Renzi 3: Dio riassume io no” stravolgendone il finale. Una bella giravolta e …“♫♪ avanti e indrè che bel divertimento ♫♪”.

    Poi, naturalmente, ci sono i soliti noti atei devoti come Pannella Marco che, folgorato dal carisma porteño di José Mario Bergoglio, ha dimenticato le sue lotte laiche per i diritti umani come eutanasia, aborto, contraccezione,divorzio e i suoi dubbi religiosi e si è convertito al verbo Francescano. Del resto, come ho letto su un giornale, che c’è di strano? se persino Claudia Koll è passata dall’ “hard soft” di Tinto Brass alla vocazione religiosa fondamentalista, perché meravigliarsi della svolta mistica di Pannella? … e allora “♫♪avanti e indrè che bel divertimento♫♪”

     

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    Per quanto riguarda invece il papa più amato degli italiani le cose sono un po’ diverse. Lui, essendo più vicino all’inconoscibile che sta nei cieli, possiede facoltà restauratorie ben più sofisticate e retromarcia ben più collaudati di cui fa largo uso nella sua propaganda.
    Anche se, a guardar bene, Bergoglio non ha mai detto nulla di veramente decisivo su aborto, eutanasia, omosessualità, matrimoni gay, contraccezione ecc. ecc. è nata una leggenda metropolitana a causa della quale tutti credono che l’omonimo di Francesco d’Assisi sia un eroe rivoluzionario che sta mutando la dottrina cattolica. Ma quando mai!!! «Papa Francesco? Noi radicali lo amiamo molto, – ha detto Marco Pannella che ormai ha una linea diretta con la povera greppia in cui dorme il pontefice maximum – (…) Mi piacerebbe molto lasciare la cittadinanza italiana per diventare un cittadino del Vaticano». Gli fa eco Bertinotti che pone Josè Mario Bergoglio accanto a Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele, cioè tra i profeti maggiori del nuovo e vecchio testamento. «Il Pontefice – ha detto Fausto il rosso in un’intervista – pronuncia parole profetiche sulla guerra, capitalismo e immigrazione».

     

    pannella


    Sembra che simboli dell’anticlericalismo, del laicismo e della scristianizzazione dell’Italia, abbiano fatto uno spericolato dietrofront riguadagnando la strada per il paradiso. Questo naturalmente confonde i già confusi italiani investiti dal limaccioso fiume bergogliano in piena in cui trovi Fiorella Mannoia a braccetto col talebano cattolico Antonio Socci che cerca di rivoltare la frittata affermando che in realtà non è vero che gli ex mangiapreti sono stati conquistati da Bergoglio: «Quindi l’esultanza dei vari Scalfari, Pannella e Bertinotti non è quella di chi ha ritrovato la fede, ma di chi ritiene di aver “conquistato” perfino il Vaticano». Che furbacchione questo Socci …un vero mago illusionista per … boy scout.

     

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    Intanto la vulgata bergogliana continua indisturbata entrando, come un coltello bollente nel burro, nei pensieri erosi dal credo religioso degli italioti che ginocchioni ginocchioni seguono l’intellighenzia clerical- fascista mascherata da cattocomunista.


    Per fortuna che il “parabolano” Antonio Socci, dalle pagine di Libero, ieri ci informava che «nell’autunno del 2013 una nota intellettuale cattolica sudamericana, docente universitaria, Lucrecia Rego de Planas, che conosce bene Bergoglio e ha collaborato con lui, fece un ritratto dell’uomo dove fra l’altro scriveva:
    “(Bergoglio) ama essere amato da tutti e piacere a tutti. In tal senso potrebbe un giorno fare un discorso in tv contro l’aborto e il giorno dopo, nello stesso show televisivo, benedire le femministe pro-aborto in Plaza de Mayo; potrebbe fare un discorso meraviglioso contro i massoni e, ore dopo, mangiare e brindare con loro al Rotary Club… questo è il Card. Bergoglio che ho conosciuto da vicino. Un giorno intento a chiacchierare animatamente con il vescovo Duarte Aguer sulla difesa della vita e della liturgia e lo stesso giorno, a cena, a chiacchierare sempre animatamente con Mons. Ysern e Mons. Rosa Chávez sulle comunità di base e i terribili ostacoli che rappresentano ‘gli insegnamenti dogmatici’ della Chiesa. Un giorno amico del Card. Cipriani e del Card. Rodríguez Maradiaga a parlare di etica aziendale e contro le ideologie del New Age e poco dopo amico di Casaldáliga e Boff a parlare di lotta di classe e della ‘ricchezza’ che le tecniche orientali potrebbero donare alla Chiesa”.»
    Alla faccia dell’identificazione con l’anfitrione!!!! Sembra di assistere al film di Woody Allen Zelig … dire e disdire è il verbo bergogliano, lo dice persino Socci …

     

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    Intanto, nel più puro silenzio mediatico, il novello Fregoli argentino con la passione del trasformismo , vestitosi per qualche secondo con i panni del papa integralista, a gennaio ha firmato la scomunica per Padre Greg Reynolds, che non era accusato di pedofilia ma di un crimine ben più grave: si permetteva di pensare. Il motivo ufficiale della scomunica? Le sue posizioni di apertura sulle nozze omosessuali e sul sacerdozio femminile. La notizia ha trovato conferma in Vaticano. «Il dossier è stato curato dalla Congregazione per la dottrina della fede, anche se la scomunica è automatica – spiegano dai Sacri Palazzi – e significa essere fuori dalla Chiesa, ovvero non poter ricevere nessun sacramento. In questo caso la decisione è stata presa per le posizioni del sacerdote che non collimano con la dottrina della Chiesa. Si tratta della prima scomunica del Pontificato di Papa Francesco. Ovviamente il procedimento era iniziato con Benedetto XVI, ma la decisione finale è stata di Papa Francesco». Quale papa Francesco????
    Eppure i media nazionali avevano sbavato per mesi sull’aperura di Bergoglio su questi temi … ma “♫♪avanti e indrè che bel divertimento♫♪”

    Il novello Francesco deve avere degli ottimi ghostwriters capaci di scrivere testi per le sue omelie che affermano senza affermare : «I ministri della Chiesa devono essere misericordiosi, farsi carico delle persone, accompagnandole come il buon samaritano che lava, pulisce, solleva il suo prossimo. (…) Le riforme organizzative e strutturali sono secondarie, cioè vengono dopo. La prima riforma deve essere quella dell’atteggiamento. I ministri del Vangelo devono essere persone capaci di riscaldare il cuore delle persone, di camminare nella notte con loro, di saper dialogare e anche di scendere nella loro notte, nel loro buio senza perdersi. (…)».
    Furbissimi : cambiare l’atteggiamento … le riforme? … quelle dopo … c’è tempo … un tempo infinito.

     

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    «Dobbiamo annunciare il Vangelo su ogni strada, predicando la buona notizia del Regno e curando, anche con la nostra predicazione, ogni tipo di malattia e di ferita. – dice “quest’uomo venuto da lontano” – A Buenos Aires ricevevo lettere di persone omosessuali, che sono “feriti sociali” perché mi dicono che sentono come la Chiesa li abbia sempre condannati. Ma la Chiesa non vuole fare questo. Durante il volo di ritorno da Rio de Janeiro ho detto che, se una persona omosessuale è di buona volontà ed è in cerca di Dio, io non sono nessuno per giudicarla. (…) Penso anche alla situazione di una donna che ha avuto alle spalle un matrimonio fallito nel quale ha pure abortito. Poi questa donna si è risposata e adesso è serena con cinque figli. L’aborto le pesa enormemente ed è sinceramente pentita. Vorrebbe andare avanti nella vita cristiana. Che cosa fa il confessore?».
    «Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi. Questo non è possibile. Io non ho parlato molto di queste cose, e questo mi è stato rimproverato ».


    Fracchia incrociando indissolubilmente le dita direbbe “ma come è umano lei” e invece … “♫♪ avanti e indrè che bel divertimento ♫♪” arriva la canzoncina e il gran trasformista argentino di fronte all’Associazione medici cattolici scandisce la legge della Chiesa che vieta aborto, eutanasia, fecondazione eterologa e ordina ai medici di adeguarsi: «Il pensiero dominante propone una falsa compassione: quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto, un atto di dignità procurare l’eutanasia, una conquista scientifica produrre un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono».


    Quindi ora i medici che avevano qualche dubbio sono avvertiti: se vogliono lavorare negli ospedali cattolici e non, debbono chinar il capo e obbedire, vale a dire lasciar morire in modo indegno un malato terminale, non aiutare una donna che vuole abortire, non dare alle donne nessun tipo di contraccettivo perché significherebbe impedire il dono di dio.
    E dato che gli ospedali sono per la stragrande maggioranza “diocesi” del Vaticano, Re Bergoglio ne è l’imprenditore e quindi, se un medico oserà dare soccorso a una donna che vuole abortire, non si darà neppure il fastidio di una scomunica antipopolare: con l’aiuto dei rottamatori dell’art. 18 lo farà semplicemente licenziare per giusta causa … religiosa … e …“♫♪ Avanti e indrè che bel divertimento, avanti e indrè, avanti e indrè la vita è tutta qua ♫♪”.

    17 novembre 2014

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